Elezioni politiche 2022, come potrà cambiare il Consiglio regionale d’Abruzzo

Con Sospiri, Liris, Testa e D’Incecco candidati alle elezioni politiche 2022, il Consiglio regionale potrebbe cambiare presto assetto. I probabili nuovi ingressi con le surroghe.
Con Sospiri, Liris, Testa e D’Incecco candidati alle elezioni politiche 2022, il Consiglio regionale potrebbe cambiare presto assetto. I probabili nuovi ingressi con le surroghe.
Dal Presidente del Consiglio regionale a consiglieri ed assessori, le prossime elezioni del 25 settembre potrebbero ridisegnare ruoli ed equilibri nel governo regionale.
“Per me sarà un grande sacrificio, una vera perdita di pezzi da 90 che hanno guidato l’azione del governo regionale, ma è un sacrificio che facciamo volentieri, perché stiamo trasferendo a Roma la migliore classe dirigente che abbiamo in Abruzzo, capace di interpretare i bisogni del territorio. Averli in parlamento, nelle commissioni e speriamo anche in qualche stanza ministeriale è cosa molto importante”. Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in sede di presentazione dei candidati FdI alle prossime elezioni politiche, con particolare riferimento all’assessore al Bilancio, Guido Quintino Liris, e al capogruppo Guerino Testa, entrambi in posizione eleggibile, rispettivamente all’Uninominale Senato e Uninominale Camera per collegio Pescara – Costa Teramana. “Abbiamo riflettuto a lungo con i colleghi – ha poi aggiunto Guido Liris – se lasciare la Regione, ma abbiamo pensato ai tanti emendamenti su ricostruzione, infrastrutture, bilancio, che abbiamo dovuto ritirare per mancanza di sostegno a livello nazionale. Ora ci candidiamo a fare da collegamento tra Roma, l’Abruzzo e le aree che rappresentiamo”. Della partita dei “regionali”, inoltre, anche il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, candidato pure in posizione eleggibile al Senato con Forza Italia e Vincenzo D’Incecco candidato capolista al Senato con la Lega.
Se dovessero venire eletti, come probabile che sia – dati i meccanismi della legge elettorale e gli attuali indici di gradimento dei partiti – il Consiglio regionale si appresta a cambiare volto. In caso di elezione in Senato del Presidente Sospiri, scatterebbe l’incompatibilità e le conseguenti dimissioni; al suo posto in Consiglio entrerebbe Marina Febo, 1641 preferenze alle regionali del 2019 con Forza Italia, mentre il ruolo di presidente del Consiglio verrebbe affidato al vice presidente vicario Roberto Santangelo. L’assise regionale dovrebbe poi eleggere il nuovo Presidente del Consiglio alla luce dei nuovi equilibri politici post elezioni. Con l’elezione di Vincenzo D’Incecco, per la Lega entrerebbe Ottavio De Martinis, 3304 voti nel 2019.
Con l’elezione dell’assessore Guido Liris, altro blindato di FdI, il consigliere “supplente” Mario Quaglieri diventerebbe effettivo. Ci sarà inoltre da nominare un nuovo assessore, con il subentro di un nuovo consigliere regionale “supplente”, ma qui diventa estremamente difficile azzardare ipotesi a riguardo. Infine, se dovesse essere eletto Guerino Testa, capogruppo Fdi, al suo posto sarebbe dovuto subentrare Sabatino Trotta, tragicamente venuto a mancare nel carcere di Vasto, dove si trovava a seguito di un’inchiesta sugli appalti alla Asl di Pescara. Al posto di Testa, quindi, subentrerebbe Leonardo D’Addazio, 791 voti alle passate elezioni regionali del 2019.
