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Perdonanza 2022, i Papi che hanno omaggiato Celestino V

25 agosto 2022 | 07:37
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Perdonanza 2022, i Papi che hanno omaggiato Celestino V

I Papi si intrecciano nella storia della Perdonanza e ne scrivono le pagine del cambiamento. Da Celestino a Francesco si chiude un cerchio lungo oltre sette secoli.

Settecentoventotto. 
E’ già storia, è già una Perdonanza epocale, è l’anno zero per il Giubileo aquilano. Tra tre giorni Papa Francesco sarà in città, saluterà i familiari delle vittime del terremoto, entrerà nel Duomo ancora danneggiato dalle scosse del 2009 e aprirà la Porta Santa della basilica di Collemaggio, dando il via all’indulgenza celestiniana.
E’ un dono esclusivo che L’Aquila accoglie dopo una lunga attesa. E’ una visita che, a suo modo, chiude un cerchio attorno alla figura di Papa Celestino V.
Erano gli anni sessanta, quando l’allora pontefice Paolo VI riconobbe come autentica la Bolla del Perdono.
La pergamena che reca il testo dell’indulgenza plenaria donata da Papa Celestino V alla città di L’Aquila e al mondo intero fu più volte messa in discussione fino al 1967, quando il Papa viaggiatore, in occasione della revisione di tutte le indulgenze plenarie, annoverò quella di Celestino Val primo posto dell’elenco ufficiale.
Senza quel passaggio oggi la storia della Perdonanza sarebbe di gran lunga diversa.

perdonanza 2022 corteo

Negli anni ottanta, Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo,  visitò L’Aquila con gite soprattutto private, attratto dalla “pace” delle montagne del Gran Sasso. Ma la sua visita ufficiale, quella del 30 agosto 1980, in occasione del centenario della nascita di San Bernardino da Siena, la ricordano in molti.
“È una gioia per me trovarmi con voi in questo scenario stupendo, dove la Basilica di Collemaggio sembra essere stata costruita dalla mano dell’uomo per esprimere, in una magnifica sintesi di arte e di preghiera, ciò che la contemplazione delle vostre montagne suscita nel cuore: il senso dell’infinito, il verticalismo della vita, lo splendore di Dio, riflesso nel creato” – disse il Papa polacco davanti al mausoleo di Celestino V.
Wojtyla anticipò di tre anni la Perdonanza moderna, voluta dall’allora primo cittadino Tullio De Rubeis, uomo lungimirante e caparbio a cui il Giubileo aquilano deve la sua metamorfosi.

ratzinger

Nel 2009, l’anno nero per il cuore dell’Abruzzo, Papa Ratzinger arrivò in città. Erano giorni difficili, i più bui per L’Aquila e per la sua gente: 309 vittime, case-strade-chiese-scuole-palazzi distrutti. Nulla era più come prima. La casa dello studente, Onna e la basilica di Collemaggio furono alcune tappe della visita del Papa tedesco. L’immagine tra i pilastri imbragati della basilica di Collemaggio, nella quale era parzialmente crollata la navata centrale, fecero il giro del mondo e sono nei ricordi di ogni aquilano. Era il 28 aprile del 2009, fu una giornata di pioggia e di lacrime. A rimanere impressi nel cuore i suoi gesti prima delle sue parole. Incontrando i superstiti, il Papa, prima di parlare, ha ascoltato e abbracciato. “Attendiamo di veder rinascere questa terra, che deve tornare a ornarsi di case e di chiese, belle e solide” – aveva augurato Benedetto XVI. Dopo quella visita, esattamente quattro anni dopo, Ratzinger “imitò” Celestino V lasciando il soglio di Pietro come il “Papa del gran rifiuto” aveva fatto il 13 dicembre 1294.
Quest’anno Papa Francesco scriverà un’altra pagina di storia che cambia indissolubilmente il corso del lungo viaggio della Perdonanza Celestiniana. Arriva, con lui, dopo più di sette secoli il sigillo del Papa regnante sul primo Giubileo della storia.
L’Aquila nella giornata di domenica sarà, senza dubbio, al centro del mondo con il messaggio di Celestino V, che 728 anni dopo, diventa universale.

Il Programma Della Visita di Papa Francesco:
Ore 8.00 decollo in elicottero dall’eliporto del Vaticano
Ore 8.25 atterraggio nello Stadio Gran Sasso di L’Aquila (in forma privata);
trasferimento in auto a Piazza Duomo
Ore 8.45 In piazza Duomo il Santo Padre è accolto da:
– Card. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo di L’Aquila
– Dott. Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo
– Dr.ssa Cinzia Teresa Torraco, Prefetto di L’Aquila
– Dott. Pierluigi Biondi, Sindaco di L’Aquila
Accompagnato dal Card. Petrocchi, il Santo Padre entra in Duomo per una
visita privata (la Cattedrale risulta ancora disastrata dopo il terremoto del
2009)
Ore 9.15 Sul sagrato del Duomo:
• Il Santo Padre rivolge un saluto ai Familiari delle Vittime, alle Autorità
e ai cittadini presenti in Piazza
Al termine, trasferimento in auto alla Basilica di Santa Maria in Collemaggio
Ore 10.00 Sul Piazzale della Basilica di Collemaggio: Santa Messa
• Omelia
• Angelus
• Rito dell’apertura della Porta Santa
Ore 12.30 Al termine, il Santo Padre si congeda dalle Autorità che Lo hanno accolto;
trasferimento in auto allo Stadio Gran Sasso