Papa Francesco a L’Aquila: “Vengo per incoraggiarvi a fare tesoro del messaggio di Celestino V”

Papa Francesco alla Perdonanza 2022: “Grazie a chi porta avanti una ricostruzione non solo delle case, ma dell’anima stessa della gente”.
L’AQUILA – Papa Francesco nell’imminenza della visita del 28 agosto per la Perdonanza: “Grazie a chi porta avanti una ricostruzione non solo delle case, ma dell’anima stessa della gente”.
“Ringrazio la Chiesa dell’Aquila per la testimonianza che ha portato in questi anni. Ringrazio i Pastori che vi sono succeduti a partire da monsignor Molinari che ha vissuto direttamente il terremoto 2009, fino ad arrivare al cardinale Petrocchi. Ma il mio ringraziamento va a tutti i sacerdoti, religiosi e religiose che assieme ai laici hanno portato avanti una ricostruzione che non ha riguardato solo le case ma l’anima stessa della gente. […] Vengo in mezzo a voi soprattutto per confermarvi nella speranza di Gesù Crocifisso e Risorto. Ma vengo anche per incoraggiarvi a fare tesoro del messaggio che Papa Celestino ha lasciato a tutta la Chiesa“. Così Papa Francesco, a pochi giorni dalla visita a L’Aquila, nell’intervista di Giustino Parisse sulle pagine de Il Centro, in cui i Santo Padre parla anche della tragedia del terremoto e del suo terribile strascico di sofferenza: “Il dolore e la sofferenza sono sempre un mistero. Non dobbiamo pensare che basta avere qualche ragionamento convincente e siamo messi al sicuro dal buio di certe esperienze. Ma allo stesso tempo ci ha insegnato che proprio in quel momento in cui tutto sembra ormai perduto si può fare un gesto inaspettato: fidarsi del Padre. Non può esserci nessuna rinascita senza questo gesto di fiducia in Chi ha il potere di tenerci la mano proprio quando vengono a crollare tutte le altre certezze. […] Basta leggere la Bibbia e accorgersi che tutti coloro che si sono dovuti rimettere in piedi per ricominciare, lo hanno fatto a partire da un’umiltà nuova, una nuova consapevolezza di se stessi. Potremo dire che si sono alzati ‘più umani’ di prima”.
Quindi il passaggio sulle crisi internazionali: “Stiamo assistendo in questi mesi alla guerra in Ucraina, ma anche a tanti altri conflitti che non trovano spazio nei mezzi di comunicazione, ma che affliggono migliaia di mersone e soprattutto di innocenti. Il male non si vince con il male, ma solo con il bene. […] Credo che tutti insieme dobbiamo coltivare una cultura della pace che passi dalla maturazione di un perdono possibile”.
