La Celestiniana, 9ª tappa del Giro d’Italia d’epoca

Percorrerà l’ultimo tratto del Cammino di Celestino la 9ª tappa del Giro d’Italia d’epoca in programma per domenica 28 agosto. Il programma de “La Celestiniana”.
Percorrerà l’ultimo tratto del Cammino di Celestino la 9ª tappa del Giro d’Italia d’epoca in programma per domenica 28 agosto. Il programma de “La Celestiniana”.
Sesta edizione de “La Celestiniana”, che quest’anno rappresenta la nona tappa del Giro d’Italia d’epoca. La manifestazione con bici d’epoca e non solo è organizzata dall’ASD Cicli Ricci, di cui è presidente Antonio Fiore, che spiega a IlCapoluogo.it: “Si chiama così perché ripercorre l’ultima tappa del cammino di Celestino, partendo questa volta da Stiffe, nei pressi di Rovo Carni, ed è dedicata alla memoria del professor Aldo Biancofiore“. Partenza alle ore 8.30. “Solo per questo anno si è deciso di abbandonare la storica sede di partenza dalla piazza Duomo a L’Aquila, in quanto la nostra manifestazione è legata agli eventi religiosi della Perdonanza Celestiniana e proprio il 28 c’è la visita di Papa Francesco, per cui per questioni legate alla sicurezza e per evitare intralcio alle autorità si è deciso ad un piano alternativo con partenza dal giro di boa del classico percorso corto”.

I percorsi previsti sono tre, “i due più corti riservati solo ed esclusivamente alle bici storiche e il lungo riservato ai soli tesserati con certificazione medico sportiva e fruibile da tutte le tipologie di biciclette. Il primo è un percorso completamente pianeggiante di circa 40 km, il secondo ha una sola una sola asperità ed è lungo circa 50 km, mentre il terzo sarà di circa 80 km, con un discreto numero di salite e percorrerà alcuni tra i più bei borghi del Gran Sasso d’Italia come Santo Stefano di Sessanio e Calascio”.

“La Celestiniana – conclude il presidente Fiore – vuole offrire ai fruitori dei propri percorsi una giornata all’insegna dell’amicizia in un territorio caratterizzato oltre che dalla vista dell’imponenza del massiccio del Gran Sasso d’Italia, anche dalla storia culturale ed architettonica della città capoluogo, che vi invitiamo a visitare al meglio, senza disdegnare le specialità gastronomiche locali della tradizione montana abruzzese che in parte saranno presenti nei nostri ristori”.