Colpiti da un fulmine a Campo Imperatore, il racconto
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“Eravamo paralizzati, abbiamo visto una fiammata”. Il racconto choc di uno dei ragazzi colpiti da un fulmine a Campo Imperatore.
“Stavamo scherzando, il lampo è arrivato all’improvviso, eravamo paralizzati e lui non respirava”. Questo il racconto choc di uno dei due ragazzi, illeso, dopo essere stati colpiti da un fulmine a Campo Imperatore lo scorso week end.
Tre ragazzi sono stati colpiti da un fulmine a Campo Imperatore, sul sentiero sopra l’Osservatorio. Al peggiorare del meteo sono riscesi e sono stati sorpresi in pieno dal maltempo e dal fulmine che ha colpito il 28enne Simone Toni. Investiti insieme a lui, ma in misura minore, anche i due amici, il 30enne Manuel Annese e Christian Damiani, di 24 anni, entrambi di Roma. Si è rivelata importante la catenina d’oro che il 28enne indossava al collo. Il gioiello ha abbassato l’intensità della carica elettrica. Immediatamente sono scattati i soccorsi da parte del 118 e del Soccorso Alpino. Dei tre, uno è in gravissime condizioni, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Aquila. I giovani stavano facendo un’escursione sul versante aquilano del Gran Sasso.
Sono stati attimi tragici, il fulmine è stato improvviso e la scarica ha provocato una fiammata. “Ho visto solo una fiammata rossa, mi sono contratto e piazzato in posizione fetale, sembrava come se stessi fluttuando in aria perché vedevo tutto intorno a 360 gradi. Quando ho ripreso lucidità ero seduto per terra”, è il racconto di uno dei giovani riportato dal Centro. “Abbiamo visto il nostro amico a faccia in giù, non aveva battito, gli abbiamo praticato il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi”.
L’ultimo bollettino della Asl parla di condizioni sempre gravi, con conseguente mantenimento della prognosi riservata. Il 28enne è stato colpito da una violenta scarica elettrica che gli ha provocato anche delle ustioni di media entità su alcuni punti del corpo. La catenina che aveva al collo e che si è fusa, ha assorbito in parte la scossa. Per le ustioni, i medici aquilani, sono in contatto con i colleghi del Sant’Eugenio di Roma.
