Papa Francesco a L’Aquila, organizzazione impeccabile: “Ha vinto lo spirito di squadra”

L’AQUILA – Intervista a don Claudio Tracanna, responsabile comunicazione per la visita di Papa Francesco: “La città si è saputa unire per accogliere il Santo Padre”.
L’AQUILA – Intervista a don Claudio Tracanna, responsabile comunicazione per la visita di Papa Francesco: “La città si è saputa unire per accogliere il Santo Padre”.
“Siamo pieni di gioia per l’evento vissuto con la visita di Papa Francesco che ha avuto risonanza mondiale, una gioia che tutti hanno visto attraverso una buona organizzazione. La città si è saputa unire per accogliere il Papa, non solo con affetto, ma anche con una modalità organizzativa davvero buona”. Così don Claudio Tracanna, responsabile comunicazione per la visita di Papa Francesco a L’Aquila, ai microfoni del Capoluogo.it. “È stato faticoso per tutti, ma la fatica è stata ripagata dalla gioia vissuta. Non era scontato che le cose andassero tutte per il verso giusto, per un evento così grande, in una situazione come quella in cui viviamo, ma grazie a Dio è andato tutto bene; lo ha notato chi ha vissuto direttamente queste giornate, come noi, ma anche da fuori, grazie ai media. Dalla Prefettura alla Questura, dal Comune, alla Provincia e alla Regione, tutti hanno contribuito perché l’accoglienza fosse ottima”.
Uno sforzo organizzativo importante, dunque, dove ognuno ha fatto la propria parte: “Sono stati sciolti tutti i nodi sorti nelle giornate precedenti, com’è normale che sia per eventi così grandi, grazie allo spirito di squadra tra tantissime persone; solo della diocesi erano coinvolte circa 450 persone, senza considerare le forze dell’ordine, la Protezione civile, gli operatori del Comune. Eravamo in tanti e non era facile coordinarsi, ma ci siamo riusciti. Questo è il volto bello dell’Aquila che dobbiamo conservare se vogliamo che questo evento che ci ha emozionato rimanga e porti frutto, non solo a livello spirituale, ma anche per far crescere la città. Saremo in grado di conservare questo spirito? Mi auguro di sì, per fare in modo di far fruttare la ricchezza che il Papa ha portato a L’Aquila”.
Organizzazione impeccabile, quindi, ma gli imprevisti non sono mancati, come quello dell’atterraggio dell’elicottero, con il cambio di programma causato dalla nebbia: “Considerata l’impossibilità di atterrare allo Stadio Gran Sasso – ha raccontato don Claudio Tracanna – l’idea era quella di atterrare a Pizzoli, dove c’era meno nebbia. Poi però, come ha raccontato lo stesso Santo Padre, il comandante dell’elicottero ha trovato un’apertura su piazza d’Armi e sono atterrati lì”. Un episodio utilizzato dal Papa per una lucida metafora spirituale: “Come ha detto il Santo Padre, spesso sia avvolti nella nebbia mentale e spirituale a causa del peccato, però appena il Signore trova anche il più piccolo spazio entra nella nostra vita per rinnovarci e convertirci”.
L’intervista integrale.
