Tutti i Santi giorni, 30 agosto: Santi Felice e Adautto

30 agosto 2022 | 08:02
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Tutti i Santi giorni, 30 agosto: Santi Felice e Adautto

I Santi Felice e Adautto per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 30 agosto.

I Santi Felice e Adautto per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 30 agosto.

Il 30 agosto si ricordano i Santi Felice e Adautto. Le più sicure notizie sui santi Felice e Adautto provengono da un carme di San Damaso che riporta solo che erano fratelli e morirono per mezzo del martirio, probabilmente sotto Diocleziano agli inizi del IV secolo e furono sepolti in una cripta del cimitero di Commodilla, sulla via delle Sette Chiese, poco lontana da San Paolo fuori le mura. Questo luogo, poi trasformato in basilica da papa Siricio, possiede uno dei più antichi affreschi paleocristiani nel quale i due martiri sono insieme ai Santi Pietro, Paolo e Stefano. La cripta divenne meta di pellegrinaggi fino al medioevo inoltrato, quando catacombe e memorie sotterranee caddero nell’oblio. Il cimitero di Commodilla e la tomba di Felice e Adautto furono riscoperti nel 1720, ma pochi giorni dopo la volta della piccola basilica sotterranea crollò, cadendo nuovamente nell’abbandono fino al 1903, quando furono rinvenuti da Orazio Marucchi grazie agli scavi condotti dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Secondo una leggendaria passio del VII secolo, invece, mentre il presbitero Felice, accusato di non aver voluto sacrificare agli idoli pagani, veniva condotto al supplizio lungo la strada che conduce a Ostia, uno sconosciuto si staccò dalla folla e, andando verso il condannato, si proclamò cristiano e dichiarò di voler condividere la sorte del martire: i due vennero decapitati e poiché il nome dello sconosciuto rimase ignoto fu chiamato “adauctus”, cioè aggiunto, dai cui Adautto. L’episodio restò vivo nella memoria della Chiesa romana, che associò di due nomi in un’unica commemorazione. La diffusione del culto dei Santi Felice e Adautto in Europa settentrionale ebbe origine dal dono di alcuni frammenti prelevati dalle loro reliquie e donati da papa Leone IV alla moglie di Lotario, Ermengarda.

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Dal punto di vista iconografico, i due Santi martiri sono raffigurati insieme. Nell’immagine di copertina si riporta la pittura murale delle catacombe di Commodilla presente nella cosiddetta tomba di Turtura risalente alla metà del VI secolo. L’affresco raffigura la Madonna col Bambino, seduta su uno scranno d’oro, con accanto le figure dei due Santi Felice e Adautto e della donatrice, appunto Turtura. Sul bordo inferiore corre una epigrafe: “Il tuo nome è Turtura, e tu effettivamente fosti una vera tortora”.