Il Jazz italiano per le terre del sisma, oltre 250 artisti pronti a scaldare L’Aquila

Un week end all’insegna del jazz internazionale: 250 gli artisti coinvolti negli eventi organizzati in centro storico
Il jazz italiano per le terre del sisma torna anche nel 2022. Appuntamento a L’Aquila sabato 3 e domenica 4 settembre.
Oltre 250 i musicisti coinvolti nelle varie location, quest’anno ci sarà una particolare attenzione alle nuove generazioni, alle produzioni originali, ai diversi linguaggi musicali. L’edizione 2022 del Jazz italiano per le terre del sisma vede l’omaggio a Pier Paolo Pasolini e Charles Mingus, in occasione del centenario dalla nascita. “In molto sogni, la verità che è in noi”, questo il titolo della manifestazione che porterà in città un week end dedicato al jazz.
Questa mattina, nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni, la presentazione del programma. Erano presenti il sindaco Pierluigi Biondi, Ada Montellanico, Presidente Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”. Corrado Beldì, Presidente Associazione Jazz all’Aquila, Francesco Mariotti, Direttore Artistico della manifestazione, Angelo Valori, responsabile organizzativo Jazz all’Aquila.

“Siamo arrivati qui a presentare, nel 2022, la nuova edizione del Jazz italiano per le terre del sisma: qualcosa che non era scontato. Questa doveva essere un’edizione unica, pensata per L’Aquila con numeri da record, doveva rimanere una sorta di numero zero. Strada facendo abbiamo deciso di percorrere un percorso difficile, economicamente importante, che portava a una stabilizzazione di un evento che ormai è un punto di riferimento nel panorama internazionale degli appassionati di questo genere musicale. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla partecipazione di Paolo Fresu e di tutte le persone che lavorano con lui.
Sono convinto che sarà un’edizione a coronamento di una stagione estiva straordinaria, caratterizzata dalla presenza del Papa che ha fatto un dono prezioso al territorio”, ha detto il sindaco Biondi.
Primo appuntamento sabato 3 settembre alle 16 alla Fontana delle 99 Cannelle per l’arrivo del Cammino Solidale, partito da Camerino, nel cuore delle terre colpite dal sisma del Centro Italia, dove dal 27 agosto in poi si è svolta una settimana di concerti e trekking. La sera di sabato, sul palco di Piazza Duomo, ci sarà l’edizione di Enrico Rava, insieme al giovane violinista Anais Drago, la Big Band del Consevatorio dell’Aquila, Furiò Di Castri quintet “Furious Mingus”, il progetto speciale “Le nuvole di Pier Paolo”, i Funk Off e l’ensemble Odwalla, diretta da Massimo Barbiero.
Sempre in Piazza Duomo si chiuderà la kermesse, con dj Rocca e Franco D’Andrea, domenica 4 settembre.
L’evento è promosso è sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Comune dell’Aquila – Progetto Restart, promosso dalla Regione Abruzzo, con il sostegno del main sponsor SIAE e con il contributo della Fondazione Carispaq e NuovoIMAIE.
Ada Montellanico: “Il jazz per le terre del sisma si arricchisce ogni anno di nuovi visioni e di prospettive sempre più originali. In ogni edizione c’è questo grande abbraccio che si rinnova tra il jazz e la città.
È straordinario vedere la città che si rinnova e si ricostruisce di anno in anno. Non mi riferisco solo alla ricostruzione materiale, ma anche a quella culturale. Siamo molto contenti di far parte di questa grandissima ricostruzione. Come federazione siamo stati grandi ispiratori e coordinatori della manifestazione. La cosa importante, lo sottolineo, è che quest’anno le associazioni della federazione hanno partecipato in misura ancora maggiore e tutto ciò arricchisce questo bellissimo e caleidoscopio mondo che è il jazz italiano”.
Corrado Beldì: “Grazie per questa accoglienza festosa, ne siamo molto felici. Tra le varie cose, volevo ricordare che la manifestazione è iniziata con il Cammino sociale attraverso le terre colpite dal sisma.
Ci saranno 12 palchi e tanti direttori che sono in arrivo in città, per fare ciò che facevamo agli esordi.
C’è una bella sinergia, per un’edizione rinnovata che torna a guardare al passato, dopo 2 anni difficili a causa del Covid 19. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo, chi negli anni ha consentito a 3500 artisti di esibirsi in città”.