Michele Fina risponde a Liris: “Nervoso perché Zingaretti sarà nella Marsica abbandonata da Fdi”

Botta e risposta politico tra Guido Liris e Michele Fina, sulla visita a Celano di Nicola Zingaretti. La replica di Fina: “Dice cose errate sul cratere”. Fasciani:
Botta e risposta politico tra Guido Liris e Michele Fina, in merito alla visita a Celano di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. La replica di Fina: “Dice cose errate sul cratere. È nervoso perché Zingaretti visiterà la Marsica, territorio che hanno abbandonato”.
Uno scambio di battute che ha coinvolto anche la candidata di Fratelli d’Italia Benedetta Fasciani, marsicana: “La nostra Marsica avrebbe bisogno di altro piuttosto che di sterili polemiche e passerelle pre – elettorali”.
Ma riassumiamo la giornata. Per Michele Fina “le dichiarazioni dell’assessore Liris hanno chiaramente scopi elettorali e, in quanto tali, vanno in prima battuta trattate. E visto che Liris cita la visita del presidente Zingaretti a Celano, gli va ricordato che la destra non ha candidato in posizioni eleggibili nessuna e nessuno di quel territorio così come in Valle Peligna, Alto Sangro e tutta la provincia di Teramo, preferendo offrire la rappresentanza abruzzese a personalità di fuori regione: la marchigiana Silvestri e i romani Roscani e Meloni.
Capisco il nervosismo per la presenza di un leader nazionale in un’importante città marsicana, ma bastava che Fratelli d’Italia trattasse con più rispetto questo territorio”, dichiara il segretario del Partito Democratico abruzzese e candidato al Senato.
Fina prosegue: “Venendo al merito della questione, Liris tace una parte decisiva.Finge di non sapere che la ripartizione dei fondi tra le regioni coinvolte nel sisma del Centro Italia è stata stabilita dopo tavoli tecnici attraverso norme. E attraverso norme va eventualmente modificata. Il presidente Zingaretti, così come Marsilio e gli altri, non sono semplicemente parte in causa ma attori principali. Non so se su questo l’assessore Liris ha avuto modo di parlare in questi mesi e anni col suo Presidente Marsilio.
Quanto alla situazione dell’Abruzzo, va ricordato all’assessore – che forse non lo ha notato – che esiste una seconda ripartizione, quella delle risorse del fondo complementare del PNRR:quel PNRR a cui il suo partito si è opposto. Qui la nostra regione, visto che il fondo riguarda per un terzo il terremoto del 2009 per cui è la sola interessata, e per due terzi il terremoto del 2016 in cui comunque è parte in causa, gode, proprio grazie al lavoro del Pd e del Commissario Legnini, di un trattamento straordinario”.