L’AQUILA – Nominato il RUP che dovrà seguire i lavori di restauro della Torre Civica di piazza Palazzo. Primo step, la gara d’appalto.
Prosegue l’iter per i lavori che restituiranno alla città Palazzo Margherita e la Torre Civica, in piazza Palazzo. Inizialmente previsti per un unico appalto, l’amministrazione comunale ha deciso di stralciare la parte più complessa rappresentata dalla Torre Civica e partire con i lavori a Palazzo Margherita. Così, nella storica sede comunale i lavori sono già a buon punto, con la Sala del Consiglio comunale pronta e già utilizzata per un incontro “simbolico” prima della riconsegna del cantiere, che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, con la conclusione dei lavori. Era rimasto invece tutto fermo per la Torre Civica, stralciata dal progetto originario per la complessità dell’intervento necessario a messa in sicurezza e restauro che rischiava di rallentare anche i lavori a Palazzo Margherita. Da ieri, però, si è avviato l’iter anche per quello che riguarda proprio la Torre Civica, con la determina dirigenziale n°3957 che nomina RUP dei lavori di recupero e consolidamento l’ingegner Massimiliano Petrella, con il supporto degli ingegneri Laura Ciammitti e Stefano De Sanctis.
Grazie a questo atto sarà possibile procedere nell’iter, a partire dalla gara d’appalto.
“Con lo stralcio dei lavori alla Torre – aveva spiegato a suo tempo a IlCapoluogo.it il vicesindaco con delega alla Ricostruzione pubblica, Raffaele Daniele – si potrà procedere al completamento di un cantiere travagliato. La Torre sarà oggetto di un intervento separato, ma intanto il cantiere principale si potrà chiudere”. Oltre alla condizione critica della Torre, a complicare le operazioni erano intervenute altre diverse criticità, a partire dal ritrovamento di reperti archeologici.
Per quanto riguarda invece Palazzo Margherita, nei mesi scorsi in commissione comunale erano stati illustrati i punti chiave della variante, necessaria per l’ultimazione dei lavori: una variante che incide del +27% sul contratto iniziale, ma coperta comunque dal ribasso d’asta. Si tratta di lavori già effettuati con ordini di servizio, a cui si aggiungono lavori in corso sull’impiantistica, per adeguamenti alla normativa sopraggiunta. Il tutto da ultimare nei prossimi mesi.
