Megalò 2, il Comitato VIA boccia definitivamente il progetto

Si chiude la vicenda relativa a Megalò 2: parere negativo del VIA . Le costruzioni in parte già realizzate dovranno essere abbattute.
Si chiude la vicenda relativa a Megalò 2: parere negativo del Comitato VIA anche alla procedura postuma. Le costruzioni in parte già realizzate dovranno essere abbattute. Scatta anche la multa.
Il Comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale nella seduta di ieri ha esaminato la procedura di VIA “postuma” richiesta da Sile Costruzioni s.r.l. per i manufatti parzialmente realizzati del complesso Mirò (il cosiddetto Megalò 2). Anche questa volta, il parere è stato negativo. Non solo, l’ente regionale ha sollecitato il Comune a definire modi e tempi della ormai necessaria demolizione dei manufatti già realizzati.
La vicenda nasce nel 2012, quando, dopo la realizzazione del Centro commerciale Megalò, a Chieti, l’azienda ha proposto la realizzazione di un secondo complesso (cd Megalò 2), a cui il Comitato aveva dato parere favorevole. Un parere che però durava cinque anni, passati i quali il Comitato VIA è stato chiamato ad esprimersi di nuovo, visto che il progetto non era stato concluso. Questa volta, mutate le condizioni ambientali, il VIA ha dato parere negativo, ma l’azienda non si è arresa. Dopo un tortuoso percorso di ricorsi e opposizioni, la Sile Costruzioni ha comunque portato avanti le procedure autorizzative, iniziando a realizzare alcune strutture, ottenendo dal giudice la possibilità di acquisire una VIA “a posteriori”. Possibilità che però non è servita a cambiare le cose: nella seduta di ieri, infatti, il Comitato VIA ha dato nuovo parere negativo. Risultato: i manufatti già realizzati dovranno essere demoliti. Prevista anche una multa per le realizzazioni effettuate senza VIA.
Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia in Regione, Mauro Febbo: “Come da sempre sostenuto a tutti i livelli ed in tutte le sedi i manufatti realizzati dalla Società Sile Costruzioni, nel centro commerciale di via Tirino, sono privi di autorizzazioni e pertanto nonostante le insistenze, pur legittime e giustificabili della ditta, oggi il Comitato VIA non ha potuto che prenderne atto e bocciare la richiesta. Una decisione che ha richiesto particolare attenzione e lungaggine per via delle più volte ventilate richieste di danni risarcitorie da parte dei richiedenti e soprattutto perché non supportate dai pareri dei due comuni Chieti e Cepagatti interessati che anche oggi non hanno espresso il proprio parere ritenendolo non dovuto, mentre proprio loro avrebbero dovuto dare diniego ed intervenire da subito nel momento della loro realizzazione. I rappresentanti politici del Comune di Chieti nei fatti e come spesso è accaduto anche per altre vicende, pubblicamente hanno avuto una posizione, nella fattispecie di contrarietà, mentre gli uffici tecnici ne hanno avuto un’altra. Si chiude questa vicenda che da troppo tempo si trascina con la decisione definitiva della Regione Abruzzo. Ora spero che gli uffici comunali preposti intervengano in maniera energica e tempestiva per la demolizione dei manufatti abusivi e la bonifica dell’area.”