Caro bollette, tavolo emergenziale in Regione

Approvata in Terza Commissione la mozione per l’istituzione di un tavolo emergenziale su caro bollette e crisi energetica.
Approvata in Terza Commissione la mozione per l’istituzione di un tavolo emergenziale su caro bollette e crisi energetica.
L’approvazione, a maggioranza, di una mozione su crisi energetica e caro bollette, ha chiuso questa mattina la seduta straordinaria della Terza Commissione “Agricoltura, sviluppo economico ed attività produttive”. Il documento impegna il Presidente e la Giunta regionale a istituire un tavolo emergenziale sull’aumento del costo dell’energia, allo scopo di stimolare un dialogo tra le istituzioni regionali, le imprese, i sindacati e qualsiasi altro soggetto interessato. Inoltre, la mozione propone di valutare la possibilità di fornire agli abruzzesi aiuti economici e ristori per affrontare l’emergenza energetica e invita l’Esecutivo regionale a promuovere presso il Governo nazionale iniziative a sostegno del tessuto economico e sociale. La Commissione ha anche espresso parere favorevole su due documenti che riguardano l’attività dei Consorzi di bonifica. Nel primo caso, i Commissari hanno valutato positivamente la richiesta dei vertici del Consorzio di bonifica Interno “Bacino Aterno e Sagittario”, di sostituire un componente della consulta del Consorzio. Il secondo parere ha riguardato l’istanza di trasferimento della gestione dell’impianto di depurazione attualmente in carico al Consorzio bonifica Centro. La Commissione ha votato favorevolmente all’avvio della procedura che trasferirà la responsabilità del processo depurativo alla società consortile a partecipazione mista pubblico-privato, Centro Depurazione srl. È seguita la riunione della Seconda Commissione “Territorio, ambiente e infrastrutture” che si è confrontata sui termini da fissare per la conclusione della ricostruzione privata nelle aree colpite dal terremoto del 2009. In merito, sono stati ascoltati i rappresentanti delle categorie professionali convocate: ingegneri, architetti, geometri, periti industriali e geologi oltre al coordinatore dei Sindaci dei Comuni del Cratere sismico.
“Con l’approvazione della mozione a mia prima firma sul tema del caro bollette, la Giunta regionale assume un impegno chiaro davanti agli abruzzesi: intervenire a sostegno della cittadinanza nel contrasto all’impennata del prezzo dell’energia. Con l’approvazione del testo, ho fatto assumere al centrodestra la responsabilità di lavorare su tre piani: l’istituzione di un tavolo regionale permanente che metta insieme parte politica, datoriale e sindacale per lavorare congiuntamente a soluzioni percorribili; cercare risorse ad hoc da erogare subito al tessuto economico e sociale; fare pressioni sul governo nazionale, sia quello attuale che quello che si formerà dopo le elezioni, perché faccia tutto il possibile per stanziare risorse a cittadini e imprese. L’emergenza è adesso, e serve che ogni istituzione faccia la propria parte, a cominciare da chi, come il governo regionale, è in carica e nel pieno della propria funzione. Adesso sarà mia premura vigilare affinché questo impegno formale diventi realtà”. Ad affermarlo è la Consigliera regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo Sara Marcozzi a margine della seduta della III Commissione tenutasi all’Aquila. “I numeri – prosegue Marcozzi – sono chiari. L’incremento vertiginoso del costo delle bollette sta seriamente rischiando di mettere in ginocchio il tessuto economico e sociale della nostra regione. Un’emergenza davanti alla quale nessuno può voltarsi dall’altra parte, che si somma all’incremento generalizzato del costo della vita. I prezzi attuali mettono a rischio il futuro delle piccole e medie imprese e migliaia di posti di lavoro. L’Abruzzo non può stare a guardare e deve dare un segnale chiaro alla cittadinanza. Per questo motivo ho chiesto e ottenuto questo impegno formale su cui terrò personalmente alta l’attenzione. Qui non c’è campagna elettorale che tenga. Il costo dell’energia sarà il primo grande tema che dovrà affrontare qualunque governo si formi dopo il 25 settembre. E quando finirà la propaganda elettorale dovranno arrivare risultati concreti”, conclude Marcozzi.
“La maggioranza di centrodestra dice no ai sostegni per famiglie e imprese invocati dalle parti sociali e dalle associazioni di categoria e contenuti, almeno in parte, nella risoluzione che il centrosinistra aveva presentato all’esecutivo con una serie di proposte che avevano tutte le coperture finanziarie per poter essere realizzate subito. E mentre le altre regioni stanno mettendo in campo misure urgenti che si affiancheranno a quelle governative, l’Abruzzo perde un’occasione importante in un momento drammatico per tutti. Questo succede con Fratelli d’Italia al potere, che con la bocciatura di oggi si rivela indifferente ai veri bisogni della comunità e dell’economia regionale”, così i consiglieri dei gruppi Pd, Legnini presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto sulla III Commissione tenutasi stamane e a cui era approdata la richiesta di agire contro il caro energia. “L’Abruzzo resterà ancora una volta indietro, rinunciando a sostegni che potevano concretizzarsi in tempi strettissimi, grazie alla deroga sugli aiuti che tuttavia scade il 31 dicembre 2022 e, per ora, non oltre – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo di Benedetto, Sandro Mariani, Marianna Scoccia – Il nostro provvedimento chiedeva un impegno preciso e immediato, ma ancora una volta il Governo regionale ha avuto poco coraggio. L’auspicio è ora che il provvedimento che è invece passato e che anche noi abbiamo responsabilmente sostenuto a fronte della bocciatura delle nostre proposte, smuova la Regione, anche se è difficile pensarlo, visto che la maggioranza si è spaccata anche su questo e Valore Abruzzo e Forza Italia si sono astenuti dal voto. La nostra proposta conteneva diverse possibilità, dall’istituzione di un fondo per famiglie e imprese, a interventi urgenti nei confronti degli abruzzesi in difficoltà, soprattutto quelli residenti nei comuni montani, nonché incentivi per consentire alle imprese a riconvertirsi a fonti energetiche alternative e rinnovabili. Noi resteremo mobilitati e chiederemo conto di cosa si sta facendo, perché la Regione non può lavarsi le mani di fronte a difficoltà tanto diffuse. Erano sostegni utili e doverosi, erogabili utilizzando i 41,21 mln di euro derivanti dalla scadenza delle cartolarizzazioni per i disavanzi sulla sanità, i 17 mln di euro di minore spesa legati al piano di rientro e, a partire dal 2023, le maggiori risorse provenienti dai canoni idrici, nonché le ingenti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quelle del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi EU 2021/2027, che stenta a partire, ma anche i fondi a disposizione del POR FESR 2014/2020, che conta ancora 122,65 milioni che non sono ancora oggetto di pagamenti”.
“La Commissione consiliare Agricoltura questa mattina ha respinto la risoluzione sulle misure per fronteggiare il caro energia presentata dai Consiglieri di centrosinistra, – dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo in merito ai lavori odierni – in quanto siamo di fronte al solito intervento demagogico e utile solo ai fini elettorali a cui siamo ormai abituati. La cosiddetta emergenza energia è una problematica che non riguarda l’Abruzzo, l’Italia, l’Europa ma ha dimensioni mondiali di cui devono occuparsi altri organismi ben più importanti e dotati di capacità e risorse finanziarie come il Governo Nazionale, che già è intervenuto con due manovre miliardarie, e la Comunità Europea che ha annunciato un intervento per ben 140 miliardi sottolineando la necessità di mettere un tetto al prezzo del gas. Che la risoluzione sia demagogica e pretestuosa lo dimostra il fatto che fornisca indicazioni generiche poiché rivolta a famiglie, quali e con che reddito??? E imprese, quali? Industriali? Commerciali? Artigiane? Agricole??? E con quali incidenze??? La stessa individuazione delle risorse poi è generica se non addirittura inesistente. Si parla di 17 milioni euro legati alla rimodulazione del piano di rientro facendo finta di non sapere che gran parte delle risorse sono già state impegnate e individuate con gli articoli 6 e 7 della Finanziaria 2022; si parla di fondi EU 2021/2027, genericamente, ignorando che la programmazione a causa della pandemia è stata posticipata diventando 2023/2027 e Bruxelles ancora fornisce indicazioni sui vari fondi (che sono più di uno); addirittura si parla di ben 122,65 milioni di Por/Fesr 2014/2020 “non ancora oggetto di pagamenti” (testuale), mentendo spudoratamente perché i pagamenti avvengono a rendicontazione, come ben sanno i consiglieri del centrosinistra, e quindi sono già impegnati. Questa è solo demagogia accompagnata da malafede, supportata da finta ignoranza. Noi non prendiamo in giro gli abruzzesi ma lavoriamo per portare risultati e benessere. Ultima annotazione: i gruppi di Forza Italia e Valore Abruzzo si sono astenuti sulla risoluzione della collega Marcozzi, non su quella del centrosinistra proprio perché non ci piace prendere in giro gli elettori abruzzesi”.