La scuola non è spreco d’energia: il caro bollette non giustifica la dad

“La scuola non è spreco di energia”. Un gruppo di genitori risponde a chi chiedeva la dad il sabato per contrastare il caro bollette.
Un gruppo di genitori ha inviato alla redazione una nota in risposta a chi chiedeva la dad il sabato a scuola per contrastare il caro energia, in vista del razionamento durante l’inverno.
Tante le richieste arrivate alla redazione del Capoluogo.it da genitori e docenti che chiedono la dad il sabato a scuola in modo da poter abbassare i riscaldamenti durante il fine settimana proponendo a sostegno anche una raccolta firme da presentare ai dirigenti scolastici degli istituti aquilani dove non vige la settimana corta.

La nota integrale:
“E’ apparsa ieri sulla testata del Capoluogo.it la proposta di alcuni genitori che, per far fronte al caro energia,propongono di mandare i nostri figli in DAD e di ridurre l’orario scolastico: Riteniamo che la proposta, così come è posta, sfiori l’autolesionismo: mortificare l’educazione scolastica in nome di speculazioni finanziare sull’energia. Esattamente il modo più sbagliato di reagire, qualcosa che non può che aggravare i problemi. Per combattere la crisi energetica (sarebbe meglio dire del COSTO dell’energia) la soluzione va senz’altro cercata in una maggiore consapevolezza e comprensione dei
problemi, non certo in una ulteriore riduzione della socialità e dell’efficacia dello studio delle nuove generazioni. Per quanto una settimana scolastica che non preveda il sabato sia già una possibile scelta in alcuni istituti, essa dovrebbe essere legata a ragionamenti legati alla didattica e a un discorso più ampio di ruolo della scuola nella vita e crescita dei ragazzi. La didattica a distanza, oltre a creare problemi collaterali che abbiamo visto tutti durante la pandemia, sposterebbe i consumi semplicemente altrove, scaricandoli ancor più sulle famiglie. Una proposta seria di risparmio energetico (ed economico) sarebbe quella di intervenire sulle inefficienze di utilizzo di luce e gas degli edifici, di garantire l’accesso alle scuole e anche a tutte le altre attivitàextrascolastiche con trasporto pubblico o condiviso per i ragazzi e rendendo subito la città percorribile a piedi, in bicicletta e con altri mezzi di micromobilità in piena sicurezza. Una proposta seria sarebbe obbligare le scuole ad ALLEGGERIRE il peso degli zaini. In questo modo i genitori sarebbero sollevati dal vincolo di scarrozzare qua e là i figli come pacchi postali e potrebbero, finalmente, anche loro stessi usare i mezzi pubblici, i piedi, le bici e tutte le alternative possibili all’automobile, che dovrebbe essere l’ultima delle scelte, non la prima e unica. Si, perché se proprio siamo interessati al risparmio di energia, è bene sapere che una macchina a motore a scoppio consuma circa 35-40 kWh ogni 100 km, mentre una elettrica anche di grande efficienza comunque 15-20 kWh ogni 100 km. E questa energia in qualche modo va pur sempre prodotta, con le stesse fonti dicui sopra. Controllate sulla bolletta il vostro consumo elettrico casalingo, che sarà intorno ai 100-200 kWhmensili, e comparatelo con l’energia spesa per muovere le vostre auto mensilmente (basta moltiplicare i suddetti numeri per il numero di km percorsi al mese). Vi renderete presto conto di dove siano i veri sprechi di energia. La scuola non è spreco di energia, interveniamo sui problemi strutturali, evitando soluzioni facili, improvvisate ed inefficaci!“.
