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A24 e A25, il TAR respinge il ricorso di Strada dei Parchi: gestione resta ad ANAS

Il Tar dice no a Strada Parchi, confermata gestione ad Anas.

Il Tar dice no a Strada Parchi, confermata gestione ad Anas.

Nessuna sospensione dell’efficacia degli atti con i quali, previa risoluzione del rapporto concessorio intercorrente con Strada dei Parchi, è intervenuto il subentro di Anas nella concessione per l’esercizio delle Autostrade A24 e A25. L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza con la quale ha respinto le richieste si Strada dei Parchi Spa (accolta parzialmente solo la domanda di accesso a una serie di atti).
In premessa i giudici hanno ricostruito la vicenda partendo dall’accoglimento – il 28 luglio scorso – della richiesta cautelare a fronte dell’esigenza di assicurare continuità gestionale delle infrastrutture e di preservare l’esigenza di assicurare la sicurezza della circolazione autostradale, e finendo col segnalare il fatto che le questioni hanno formato oggetto di diverso apprezzamento da parte del giudice d’appello. Successivamente il Tar ha ritenuto che “a fronte del transito delle funzioni gestionali delle infrastrutture autostradali di cui trattasi ad Anas, non possa, allo stato, più utilmente venire in considerazione alcuna esigenza di mantenimento della continuità gestionale in capo a Strada dei Parchi, atteso che, da oltre un mese e mezzo, le attribuzioni anzidette non sono più da quest’ultima esercitate”. L’accoglimento della domanda cautelare, quindi, secondo il Tar “lungi dal soddisfare tale interesse – e, con esso, le esigenze di sicurezza dei trasporti e di incolumità dell’utenza, già da questa Sezione precedentemente apprezzate – introdurrebbe, piuttosto, elementi di discontinuità di carattere gestionale, la cui perduranza verrebbe a commisurarsi, sotto il profilo temporale, con riferimento alla celebrazione dell’udienza di merito di trattazione della controversia” fissata il 7 dicembre prossimo.
Nessun accoglimento, inoltre, per la pretesa cautelare con la quale Strada dei Parchi sollecitava “anche a titolo di provvisionale – la ritenzione in capo a Strada dei Parchi dei ricavi derivanti dalla gestione dell’infrastruttura da parte di ANAS, eventualmente decurtata dei costi”.

Il provvedimento di revoca era giunto il 7 luglio scorso dal ministero: “Il provvedimento sulla revoca della concessione dell’autostrada dei parchi è storico – ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli uscendo da Palazzo Chigi dopo il Cdm – e siamo molto soddisfatti. Io e il ministro Orlando abbiamo espresso soddisfazione. Finalmente si riequilibra il potere tra i concessionari e lo Stato“. Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla revoca della concessione a Strada dei Parchi della gestione delle autostrade A24 e A25 dispone l’immediato subentro di ANAS S.p.A. nella gestione dell’autostrada che, per assicurare la continuità dell’esercizio autostradale, potrà avvalersi di tutte le risorse umane e strumentali attualmente impiegate, tra cui il personale di esazione, quello impiegato direttamente nelle attività operative e le attrezzature, automezzi e macchinari necessari ad assicurare il servizio. Quindi il ricorso al TAR di Strada dei Parchi. La Spa del gruppo industriale abruzzese Toto, con un documento di 94 pagine ha impugnato il decreto legge, il cui iter di conversione in legge inizierà la prossima settimana al Senato. I legali hanno chiesto la sospensiva adducendo diversi profili di incostituzionalità facendo una proiezione anche economica di questa decisione che potrebbe avere conseguenze per l’intero Gruppo, partendo dal dato che la holding che fa capo all’imprenditore abruzzese Carlo Toto costituisce l’8% del Pil dell’Abruzzo, in particolare alla luce dei circa 1700 dipendenti, di cui circa 800 impegnati in Sdp, concessionaria di due arterie che dalla mezzanotte di giovedì sono passate non senza problemi nelle mani di Anas. L’azienda di stato aveva operato fino al 2000, quando, complici anche difficoltà di bilancio, l’infrastruttura pubblica è stata messa sul mercato con un bando comunitario aggiudicato a Strada dei Parchi. Il TAR a sua volta a sospeso il provvedimento, in vista della valutazione di oggi. I giudici amministrativi avevano confermato la prima sospensiva, rimandando la discussione di merito. Infine il colpo di scena, con il Consiglio di Stato, chiamato in gioco dall’avvocatura di Stato, che ha ribaltato la sentenza, rimettendo la gestione nelle mani di ANAS e infine la conferma dal TAR.

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