L'aquila

Caro bollette, I due magi chiude per l’inverno: lockdown energetico

L'AQUILA - Il caro bollette miete un'altra vittima, il ristorante "I due magi" dichiara il "lockdown energetico" e chiude per tutto l'inverno.

L’AQUILA – Il caro bollette miete un’altra vittima, il ristorante “I due magi” dichiara il “lockdown energetico” e chiude per tutto l’inverno.

Continua a farsi sentire la pressione della crisi energetica sulle attività commerciali di L’Aquila, così come in tutto il Paese. Il ristorante “I due magi” di piazza Duomo ha infatti deciso di chiudere l’attività per tutto il periodo invernale e fino a primavera prossima, per far fronte al caro bollette. Significativo l’avviso che parla di “lockdown energetico”, che richiama alla mente un altro lockdown, quello sanitario, che già aveva duramente colpito gli esercizi commerciali.

Quella del caro bollette è una problematica particolarmente sentita in Abruzzo, che ad agosto 2022 è la terza regione italiana in cui si registra la crescita più elevata dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili: l’incremento è pari all’85,1%. Oltre 20mila – cioè un’impresa su cinque – le attività a rischio per il caro energia: più di diecimila sono solo nel Chietino e nell’Aquilano. È quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che torna a lanciare l’allarme sul caro energia.
Sul fronte rincari, dall’elaborazione, condotta su dati Istat, emerge che l’aumento dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili in Italia è pari al 76,4%. Prima dell’Abruzzo ci sono solo Trentino-Alto Adige (115,7%) e Umbria (86,5 %). Numeri più contenuti, ma comunque altissimi, nelle tre regioni che chiudono la classifica: Calabria (68,3%), Campania (68%) e Liguria (63,8%). Al dato regionale abruzzese si aggiunge quello della sola provincia di Teramo, che è al quarto posto nella classifica nazionale, con un incremento dell’86,6%.
In Abruzzo sono 21.032 – pari al 21,5% del totale delle imprese – le Micro e Piccole imprese operanti nei 43 settori a rischio per il caro energia, per un totale di 71.525 addetti, cioè il 23% del totale degli addetti delle imprese del territorio regionale. In testa c’è la provincia di Chieti: 5.958 imprese a rischio, per un totale di 22.320 addetti. Seguono le province di Teramo (5.385, 19.692), Pescara (5.046, 17.285) e L’Aquila (4.642, 12.229).

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