Andrea Strizzi e l’arte per tutti: seconda mostra per “toccare il suono”

Lastre di creta bianca con tracce di impronte sonore perché “l’arte è per tutti”: una mostra personale di Andrea Strizzi per non vedenti e vedenti
La mostra di Andrea Strizzi per vedenti e non vedenti, perché “l’arte è di tutti”. Seconda esposizione per l’artista, dopo quella già tenuta a Pescara nel 2021.

L’esposizione “Toccare il suono – Impronte sonore” sarà aperta al pubblico dal 30 settembre al 14 ottobre, dalle ore 15.00 alle 19.00 esclusi sabato, domenica e festivi, nello studio Zecchillo, ex studio Piero Manzoni, Via Fiori Chiari n.16, a Milano. La mostra consiste nell’installazione di pannelli audiotattili di creta bianca, che vengono sapientemente ‘tracciati’ dal percussionista Stefano Corbetta. Il musicista suona a partire dai disegni preparatori dell’artista: prima viene disegnato su un foglio l’andamento del tracciato, con l’indicazione delle tipologie di bacchette che il musicista userà, e poi Stefano Corbetta a partire da questo disegno preparatorio sarà libero di improvvisare e di creare le sue idee ritmiche.
Vengono usate bacchette di 4 tipi differenti nella forma e quindi nella loro sonorità. “La scelta della creta permette la perfetta riuscita del tracciato poiché, essendo un materiale malleabile, ha la capacità di accogliere la forma e di riportarcela fedelmente” – spiega Andrea Strizzi al Capoluogo.it.
La scelta di questo materiale “naturale e vicino alla terra” per Andrea Strizzi è quasi naturale, sia perché viene da una famiglia di scultori (la mamma e il nonno) che prediligono appunto la creta, sia per le sue proprietà. “L’intento è quello di dare piacere al tatto e all’ascolto seguendo le tracce del suono su un materiale primordiale come la creta”, spiega Andrea, che continua: “Ho scelto la creta bianca perché ho voluto concentrarmi sull’aspetto tattile del materiale, creando quindi un percorso di tracce sonore“. Quest’anno la mostra di Andrea Strizzi si svolgerà in uno spazio più piccolo ma legato alle sue competenze in quanto si tratta dell’ex studio dell’artista concettuale Piero Manzoni, passato poi al baritono Giuseppe Zecchillo. Quindi un luogo che, come dice Andrea, “è particolarmente adatto al mio progetto che contempla sia l’aspetto sonoro che visivo/tattile”.
“Vorrei creare un breve percorso, quindi vi saranno un’installazione da tre lastre ed una più estesa da cinque lastre. In contemporanea il visitatore che indossa le cuffie (fornite grazie al patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus/Aps) sentirà i suoni corrispondenti alle tracce e potrà iniziare a riconoscere i diversi tipi di bacchette e quindi i differenti timbri sonori nei lavori da 3 e poi da 5 lastre.”
Nella mostra di Milano anche una performance live: un’esecuzione in diretta per tutti i presenti. Andrea Strizzi farà tornare a vero e proprio laboratorio la stanza che ospita la sua mostra; funzione assunta in passato da quel luogo. L’artista quindi posizionerà le lastre di creta bianca fresca, precedentemente realizzate e la seconda parte dell’esecuzione artistica vedrà in azione il musicista Stefano Corbetta che suonerà sulle lastre con le diverse bacchette. Spiega l’artista: “Nella terza e ultima parte della performance, gli spettatori cha avranno assistito potranno lasciare, su una lastra che aggiungerò, la propria impronta digitale. Lasciando così il segno del proprio passaggio. In questo modo la lastra porterà con sé il luogo in cui è nata, (lo studio Manzoni quindi), i suoni che l’hanno attraversata (le percussioni) e le persone che hanno vissuto quell’esperienza”.
Gli organizzatori della mostra sono la galleria d’arte Yag/Garage Pescara con il rispettivo direttore artistico Ivan D’Alberto, curatore della mostra; lo studio Zecchillo, ex studio Piero Manzoni con Graziano Zecchillo; la cattedra di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera con Sergio Nannicola.
La mostra è stata allestita con il patrocinio dell’Unione Italiana per Ciechi e Ipovedenti di Pescara e in particolare del consigliere nazionale Gabriele Colantonio. Per la realizzazione delle cornici in legno delle lastre: la falegnameria Longoni 1881.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
“L’impronta include sempre un vuoto e l’idea di qualcosa che viene a mancare mi sembra molto poetica, perché crea la possibilità di intervenire con il proprio pensiero e con la propria fantasia“ conclude Andrea Strizzi”
