Politica

Giunta regionale, effetto post elezioni: non chiamatelo rimpasto

Il Presidente Marco Marsilio alle prese con il nuovo assetto del Consiglio regionale post elezioni e la sostituzione di Liris in Giunta regionale.

Il Presidente Marco Marsilio alle prese con il nuovo assetto del Consiglio regionale post elezioni. Per la Giunta regionale il governatore non vuol sentir parlare di rimpasto: “Semplicemente sostituiremo l’assessore che va in Parlamento, andiamo avanti lealmente e mi aspetto la stessa correttezza da parte di tutti”.

È “allergico” alla parola rimpasto il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, una allergia ribadita anche in sede di commento al voto delle elezioni politiche del 25 settembre, che hanno consegnato a Fratelli d’Italia un grande risultato in termini di consenso e di rappresentanza in Parlamento. Due sono gli esponenti della Regione, tutti di FdI, che partiranno per Roma: l’assessore Guido Liris che andrà al Senato, e il capogruppo Guerino Testa, che andrà alla Camera dei Deputati. Per quanto riguarda la sostituzione di Testa, non si pone questione, in quanto il meccanismo è totalmente automatico: al suo posto entrerà Leonardo D’Addazio. A quel punto si dovrà solo nominare il nuovo capogruppo Fdi in consiglio regionale. Con le dimissioni che arriveranno da parte di Liris, invece, l’effetto sarà duplice: da una parte Mario Quaglieri da “supplente” diventerà effettivo, dall’altro si libererà un posto “pesante” in Giunta. Ed è qui che gli automatismi finiscono. Stando alle parole di Marsilio, quindi, nessun rimpasto, ma semplice sostituzione dell’assessore, senza modificare gli equilibri in Giunta regionale. Il che significa che l’assessore che andrà a sostituire Liris dovrà essere scelto tra Mario Quaglieri, il subentrante Leonardo D’Addazio o il sottosegretario D’Annuntiis, a meno che Marsilio – che pure è componente del gruppo – non voglia tenere le deleghe per sé. In ogni caso, L’Aquila perderebbe un suo rappresentante diretto, rimanendo salvo l’ambito provinciale con il marsicano Quaglieri. La strada dell’assessore “esterno”, inoltre, è bloccata dalla presenza di Daniele D’Amario che occupa in quota Forza Italia l’unico posto disponibile da esterno. Questo è lo scenario a non voler toccare gli equilibri raggiunti con i numeri di tre anni e mezzo fa, come ribadito dal presidente Marsilio.

La situazione, però, è un po’ diversa da com’era all’esito delle ultime regionali e non solo a livello di consenso rispetto ai partiti della maggioranza, ma anche rispetto agli equilibri all’interno del Consiglio regionale. Da una parte c’è la Lega, che da un lato perde tre consiglieri (Angelosante, Marcovecchio e Di Gianvittorio), ma mantiene quattro assessorati su sei, e dall’altro perde la “dote” di incarichi e presidenze in capo ai consiglieri che hanno lasciato il partito. Un equilibrio difficile da pesare, ma che fin qui ha retto. Ad ogni modo, dalla Lega non dovrebbero arrivare grosse richieste di cambiamento. Lungo i corridoi della Regione Abruzzo, esponenti di opposizione nei giorni scorsi non hanno perso occasione di lanciare “frecciatine” ai colleghi della Lega, rispetto all’esito elettorale e alla mancata elezione di Luigi D’Eramo, con l’ipotesi che il coordinatore regionale venisse chiamato nella Giunta Marsilio. Un “riposizionamento” che però non risulta gradito nemmeno allo stesso D’Eramo, che non ha intenzione di accettare posti di “ripiego” rispetto all’obiettivo iniziale, ha spiegato al Capoluogo. D’altra parte per far posto a D’Eramo, da esterno, bisognerebbe liberare quello di D’Amario, Forza Italia, altro aspetto che rende il tutto poco praticabile, se mai ce ne fosse l’intenzione. Ma come abbiamo visto, sembra non esserci nemmeno quella.

A proposito dell’assessore D’Amario, rimane la questione Forza Italia, che in Abruzzo ha scavalcato la Lega in termini di consenso, ma deve fare i conti con il gruppo uscito dalle regionali, con il partito ai minimi storici. Con il presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, infatti, nel gruppo consiliare c’è il capogruppo Mauro Febbo, che ai microfoni del Capoluogo.it ha fatto intendere che a breve ci saranno nuovi ingressi nel gruppo consiliare. I più vicini, naturalmente, gli alleati alle elezioni politiche, ma non è detto che tutti vogliano fare il “grande passo”. Simone Angelosante, però, si è già candidato con Forza Italia alle politiche del 25 settembre, quindi il suo ingresso anche nel gruppo consiliare non appare ipotesi peregrina. Da verificare la volontà degli altri ex leghisti, Marcovecchio e Di Gianvittorio. Ad ogni modo, a breve il gruppo di Forza Italia andrà a rafforzarsi, incidendo ulteriormente sugli equilibri del Consiglio regionale. Anche in queste condizioni Marsilio rimarrà fermo nella sua posizione o la concomitanza dei vari fattori (assessore da sostituire, equilibri modificati in Consiglio) lo indurrà ad accettare l’idea di un pur minimo “rimpastino”? Si vedrà, per il momento Marsilio ha messo in guardia i suoi: “Non intendo modificare gli equilibri in Giunta sulla base di un risultato elettorale di un’elezione diversa da quella delle regionali. Abbiamo una parola sola, andiamo avanti lealmente e mi aspetto altrettanta lealtà e correttezza da parte di tutti”. Insomma, partiti avvisati: niente scherzi.

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