Una rosa in ricordo di Norma Cossetto, la studentessa uccisa nel 1943

3 ottobre 2022 | 18:19
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Una rosa in ricordo di Norma Cossetto, la studentessa uccisa nel 1943

Una rosa per Norma Cossetto: appuntamento l’8 ottobre a L’Aquila nella via dedicata alla studentessa uccisa dai partigiani di Tito.

Si svolgerà a L’Aquila, sabato 8 ottobre alle 15, l’evento “Una rosa per Norma”, manifestazione promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio e giunta alla quarta edizione, che intende onorare la memoria della giovane studentessa istriana, Norma Cossetto, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani di Tito.

Con questa cerimonia – che ci sarà anche in altre città d’Italia – si vuole ricordare il sacrificio di Norma Cossetto, seviziata e uccisa tra il 4 e il 5 di ottobre del 1943 a soli 23 anni. Verrà deposto un fiore nella via che le è stata intitolata  a Pettino. e raccontato a quanti vorranno partecipare la vita e l’eroica fine di questa “Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

Norma Cossetto nacque il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada, frazione di Visignano, oggi comune della Croazia. Il padre Giuseppe fu un dirigente locale del Partito Nazionale Fascista e fu anche il podestà di Visinada. Norma, dopo il diploma a Gorizia, si iscrisse al corso di lettere e filosofia dell’Università di Padova, aderendo, nel frattempo, ai Gruppi Universitari Fascisti di Pola. Secondo la testimonianza di Licia Cossetto, la sorella, appena dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 la famiglia iniziò a ricevere minacce di vario genere finché il 25 settembre un gruppo di partigiani jugoslavi e italiani razziò l’abitazione dei Cossetto e, il giorno successivo, Norma fu convocata presso il comando partigiano, composto da combattenti italiani e jugoslavi, e fu invitata a entrare nel movimento partigiano. Norma si rifiutò e non rinnegò la sua adesione al fascismo, ma il giorno dopo fu arrestata e in seguito sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri. La notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri legati con fili di ferro furono condotti a forza a piedi fino a Villa Surani e, ancora vivi, gettati in una foiba. Le tre donne presenti nel gruppo, tra cui Norma, subirono nuovamente violenze sessuali sul posto prima di essere gettate a loro volta nella foiba. Le spoglie della giovane studentessa si trovano nel cimitero di Santa Domenica di Visinada. Nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le ha concesso la Medaglia d’Oro al Merito Civile.

Il Comitato 10 febbraio è nato subito dopo la promulgazione della legge del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo e raccoglie soprattutto cittadini italiani che, pur senza avere un legame diretto o familiare con le tragedie delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, si accostano con particolare sensibilità a queste pagine di storia italiana.