Chiusura Tribunali, gli avvocati di Avezzano incrociano le braccia: ripartono le astensioni

Tribunali minori, nuovo sit in davanti al Tribunale di Avezzano.
Gli avvocati del Foro tornano a far sentire la propria voce: ripartono le astensioni, verso la manifestazione pubblica in programma il prossimo 21 ottobre.

TRIBUNALI – Chiamerà a raccolta un intero territorio, categorie sociali, associazioni, istituzioni politiche, la manifestazione di protesta in calendario per il prossimo venerdì 21 ottobre ad Avezzano, intanto dinanzi al presidio di giustizia avezzanese, questa mattina, l‘Ordine degli Avvocati si è riunito per comunicare le decisioni assunte per portare avanti la propria azione di protesta.
Ricordiamo che il Tribunale di Avezzano rientra tra i cosiddetti Tribunali Minori, quelli cioè condannati alla chiusura che, di provvedimento in provvedimento, in questi ultimi anni è stata prorogata, senza mai pervenire a una soluzione definitiva.
“Innanzitutto – ha spiegato al Capoluogo il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, Franco Colucci – l’assemblea degli avvocati ha chiarito le iniziative che metterà in campo e quelle che assumerà, ad incominciare dall’astensione degli avvocati dalle udienze dal 19 al 27 ottobre. A quest’azione, seguirà la manifestazione pubblica del 21 ottobre, che vedrà la partecipazione delle forze politiche, delle categorie sociali e di tutti quanti vorranno scendere in strada a difesa del Tribunale di Avezzano. Abbiamo parlato, inoltre – conclude Colucci – di un possibile prolungamento dell’astensione”.

Tribunali, una foto dell’assemblea di questa mattina

Attività in divenire, quindi, ma idee già chiare. Al sit in di questa mattina ha preso parte anche il neo senatore Guido Liris, che ha manifestato agli avvocati presenti il sostegno e la vicinanza nella battaglia condotta per salvare i Tribunali minori d’Abruzzo.
Nella giornata di ieri, era arrivata anche la nota di Michele Fina – anche lui neo eletto al Senato – che sottolineava l’appoggio all’iniziativa degli avocati, precisando come “trovare una soluzione strutturale e definitiva ai Tribunali minori dovrà essere una priorità di questa legislatura”.
La proroga all’attività dei presidi di giustizia considerati minori, ottenuta lo scorso 16 febbraio, prevede che i fori siano attivi fino a tutto il 2023, poi – se la situazione restasse immutata – scatterebbe la tanto temuta chiusura definitiva finora scongiurata soltanto a colpi di proroghe ottenute all’ultimo momento, ma senza un provvedimento che annulli la soppressione stabilita dal riordino della geografia giudiziaria.