Covid 19, la curva si impenna: “Subito quarta dose”

“Quarta dose agli anziani e ai fragili: è l’unica protezione che abbiamo per la variante del Covid 19”. L’intervista al professore Alessandro Grimaldi.
La curva dei contagi da Covid 19 risale in Abruzzo, dopo un’estate di relativa calma. I casi superano quota 30 mila in pochi giorni (oltre 7 mila nell’ultima settimana). È “l’effetto autunno”, con i primi freddi e la riapertura delle scuole, è più facile contagiarsi. “La variante Omicron BA4 e BA5 sono molto meno letali nei casi normali, ma molto più contagiose. Bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione, non mi stancherò mai di ripeterlo”, sottolinea, sentito dal Capoluogo.it, il primario del reparto di Malattie infettive del San Salvatore dell’Aquila, il professore Alessandro Grimaldi.
Nelle ultime 24 ore in Abruzzo sono stati 1279 i casi positivi al Covid 19 registrati, che hanno portato il totale – al netto dei riallineamenti – a 564938. L’ultimo bollettino della Asl 1 dell’Aquila parla di 259 casi in provincia, 5 invece i decessi in regione nelle ultime 48 ore. “Il Covid 19 non è scomparso e come ogni fine estate – da due anni a questa parte – ci ritroviamo di nuovo davanti a una nuova recrudescenza”, spiega il professore Alessandro Grimaldi. “L’impennata era attesa, ma adesso siamo tutelati e cautelati dal vaccino. Il contagio di questa nuova variante è molto diffuso e gli unici problemi riscontrati sono nei casi di pazienti con comorbilità o fragili, quindi già gravati da altre patologie. Il Covid 19 in questi casi potrebbe rilevarsi pericoloso se nona addiirittura letale, perchè va a fiaccare un quadro clinico già provato”.
“La speranza – continua Grimaldi – è che la situazione resti sotto controllo. Non possiamo prevedere nulla, per ora i ricoveri sono stazionari e il nostro reparto non è sovraccarico. Non si tratta di casi drammatici e prevalentemente non sono pazienti in pericolo di vita. Come possiamo prevenire? Con la quarta dose, che raccomando soprattutto agli anziani. I ragazzi che non lo hanno fatto si vaccinino, è una tutela per loro stessi e per i loro cari, senza contare che nelle scuole, nelle palestre, nei locali della movida e sui mezzi di trasporto è molto più facile veicolare il virus. Le 3 dosi hanno dimostrato ampiamente come sia stato possibile uscire fuori dall’emergenza Covid 19 ‘vera’, dal sovraccarico degli ospedali, dalle forme più gravi della malattia. L’uso della mascherina nei luoghi chiusi e affollati per me resta fortemente raccomandato, così come mantenere i locali costantemente arieggiati, che siano palestre, risotranti, bar, scuole o uffici, insieme a una buona igiene personale. Non si tratta di privazioni, solo di piccoli accorgimenti che potrebbero aiutarci ad affrontare il lungo inverno con serenità“, conclude il primario.
Stanchezza, problemi cardiaci, astenia, brain frog: l’analisi del professore Grimaldi sui sintomi più comuni del Long Covid. Apatia, stanchezza, brain fog: sono tra i sintomi del Long Covid, ovvero la permanenza di uno stato di malessere quando ormai si è considerati guariti… (leggi l’intervista integrale qui).
