Settore wedding in crisi per il caro bollette, nozze più austere

“Mamma si è ristretto il matrimonio”: il caro energia si riflette anche sul settore wedding. Menù più leggeri e attenzione agli sprechi.
Dopo tutte difficoltà conseguenti alla pandemia per il settore wedding che nel 2020, in pochi mesi vide andare in fumo miliardi di fatturato, adesso la crisi energetica colpisce anche il fatidico sì, almeno sentendo gli organizzatori di eventi in Molise, che per compensare i costi in bolletta riducono i menù.
Non si è badato a spese quest’anno, il 2022 è stato l’anno in assoluto del settore wedding. Tra chi ha visto slittare di due anni il proprio “Yes I Do” e chi invece aveva già preventivato di fare il grande passo nel 2022, la wedding season si è conquistata l’oro. Ma ricomincia a tremare la terra sotto i piedi della wedding industry. Così come è allarme caro prezzi è anche allarme caro matrimonio: ricade a pioggia su ogni settore la criticità attuale del record costi. E i banchetti di nozze rischiano di fermarsi di nuovo. Un vero taglio ‘alla carta’. Ma stavolta in pieno accordo con i clienti, propongono meno portate, sempre gustose ma “più leggere” anche nelle quantità. Insomma “less is more” il leit-motiv del nuovo corso degli eventi con numerosi invitati. Il vantaggio è per entrambe le parti: il ristoratore ha costi meno esorbitanti e il cliente paga, di conseguenza, di meno. “E’ un buon compromesso – ha dichiarato un operatore del Basso Molise – che sta andando bene. In questo modo si riducono gli sprechi che, oggi, sono banditi. I matrimoni con pranzi lunghe intere giornate e portate continue sono solo un ricordo. Oggi meno piatti: non più di 5-6 portate complessivamente e si apprezza anche meglio il cibo che si consuma tutto”. Si stanno allineando anche i ristoratori generalisti: menù ad un prezzo fisso per i ristoranti più piccoli che propongo pranzi e cene a base di pesce o carne a costi già prestabiliti così da evitare “brutte sorprese” finali.

Due anni di pandemia e lockdown avevano messo in crisi un settore intero, composto da oltre 570.000 addetti ai lavori, e ora che stava rialzando la testa il comparto rischia, a causa dei rincari in bolletta, una botta di arresto. Un’altra. Proprio per risparmiare, poche settimane fa, una coppia di sposi si è recata in un ristorante sull’Appia a Roma insieme a una ventina di invitati. Nulla di strano, fino a qui. Se non fosse che i due non hanno detto al gestore del locale che si trattava di un pranzo di matrimonio. “Avreste dovuto avvisarmi”, ha dichiarato il titolare, nel vedere i due sposini arrivare lì. “Ma avremmo speso troppo”, hanno replicato i due. I due sposi volevano festeggiare il matrimonio. Non volevano fare una cosa in grande stile, ma una celebrazione con pochi parenti, solo per stare tra loro in questo giorno così importante. Fatto sta che in molti gli hanno proposto soluzioni davvero troppo costose. Quindi i due ragazzi hanno deciso di fare una cosa un po’ fuori dal comune: prenotare un tavolo da venti persone in un ristorante a Roma, come se fosse un normale pranzo. E si sono presentati poi vestiti da matrimonio, lei con l’abito bianco, lui con lo smoking.