Treno della memoria

Arriva a L’Aquila il Treno della Memoria

Il treno della memoria con il Milite ignoto fa tappa a L'Aquila: Nando Giammarini commemora i caduti con una poesia.

Lo scorso 6 ottobre è partito, da Trieste, il treno della Memoria che percorrerà 5 mila Km attraversando 17 capoluoghi di Regione e 730 stazioni per giungere a Roma il prossimo 4 novembre: giorno delle Forze Armate.

Il treno della Memoria arriverà all’Aquila il 15 ottobre e, prima di ripartire alla volta di Campobasso, farà sosta dalle 10 alle 18.00 presso il Binario 1 della Stazione FF. SS. del capoluogo di Regione abruzzese. Alle ore 09.00 ci sarà una breve cerimonia di benvenuto da parte del Comando Militare Abruzzi e Molise. Il programma, organico ed articolato, fu presentato il 29 settembre scorso al circolo Ufficiali delle Forze Armate a Roma. L’ iniziativa nacque lo scorso anno in occasione del centenario dell’arrivo del convoglio, alla stazione di Roma Termini, con la salma del Milite ignoto. La stessa fu scelta da un Maria Bergamas – la donna italiana selezionata in rappresentanza di tutte le madri che avevano perso un figlio nella prima guerra mondale, del quale non erano state restituite le spoglie – tra quelle di 11 caduti italiani non identificati, da Aquileia a Roma, che venne tumulato nel sacello posto sull’Altare della Patria. Fu il frutto di una profiqua collaborazione , tra il Ministero della Difesa il gruppo Ferrovie dello Stato con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha portato a commemorare nuovamente l’anniversario. Assoluta novità di questa edizione è l’arrivo del treno storico anche nel Mezzogiorno in Sicilia e Sardegna. Percorrerà la linea Tirrenica, Messina Palermo la mattina del 29 ottobre. Sarà invece esposto al pubblico alla Stazione Centrale di Palermo dalle 9 alle 18 di lunedì 31 ottobre. Il giorno successivo ripartirà alla volta della capitale. L’ itinerario prevede delle celebrazioni aperte al pubblico per ogni tappa e la visita del museo organizzato all’interno del convoglio. Il treno storico allestito da Fondazione F.S. Italiane e dal Reggimento Genio Ferrovieri è composto da una locomotiva a vapore Gr. 740, un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e una locomotiva diesel. A bordo anche una mostra immersiva multimediale e commemorativa. L’obiettivo è quello di non dimenticare il viaggio di un treno speciale che nel 1921 trasportò a Roma la salma del soldato ignoto. Una storia da far riscoprire soprattutto ai giovani per mantenere vivo il ricordo di tutti i Caduti che, nel fiore degli anni verdi, donarono la loro vita per la salvezza della Patria. Erano nostri fratelli, pastori, contadini , operai gente del popolo cui va l’eterno riconoscimento alla Memoria attraverso i Monumenti in loro ricordo edificati anche nei più piccoli paesini dello Stivale. Il Milite Ignoto è uno dei simboli più puri e più attuali su cui poggia il nostro concetto di Unità Nazionale . Occorre necessariamente alimentare il culto della memoria, tenendo vivo il ricordo di tutti i Caduti: è una missione di altissimo valore etico e morale. In tutti i paesi dell’Alta Valle dell Aterno, quindi anche nella mia Cabbia di Montereale, è tradizione diffusa e consolidata deporre una corona d’alloro ai rispettivi Monumenti, coinvolgendo le diverse generazioni per celebrarne il ricordo – con una toccante cerimonia alla presenza di autorità militari, civili e religiose – in occasione della ricorrenza del Santo Patrono. Il viaggio del treno intende unire idealmente tutta l’Italia e tutti gli italiani non nella guerra ma per ricordare il sacrificio di chi oggi, come allora, ha donato la propria vita per il Paese permettendoci di vivere in pace. Di seguito una mia poesia per i Caduti scritta nel 2008 e recitata a Cabbia il 17 agosto in occasionone della commemorazione dei Caduti nel contesto della festa di S. Rocco, Santo protettore del Paese.

Poesia per i Caduti 2008 di Nando Giammarini

Dall’alto dei monti: oggi come ieri
una miriade di sentimenti e di pensieri
ci ricordano fin dal presto mattino
ogni nostro modesto soldatino.

Partito giovanissimo per la guerra
inferno e distruzione totale di ogni terra
con la fermezza e la forza dei vent’anni
che non conosce stanchezza né affanni.

Ragazzi di eroismo e di valore
la vostra umanità trasmetteste con furore
di gente cabbiese siete onore e vanto
voi alla madre Patria avete dato tanto.

Diletti figli di codesto Paese
artefici di tante eroiche imprese
al vostro cospetto c’inchiniamo di giorno e di sera
per salutarvi, con l’Italia intera.

In questa lapide bronzea brillate di luce e di splendore
ogni compaesano vi porta nel cuore
pianto di spose, di mamme, di sorelle
cui la maledetta guerra ha tolto le persone più belle.

Mesto giorno di commemorazione
tutti vi rivolgiamo un’orazione
mentre un desiderio, umile e tenace
fa levare in alto, l’urlo della Pace!

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