Le nuove stanze della poesia, Pordenonelegge

Pordenone legge: il valore e l’importanza di quota rassegna, per l’appuntamento con la rubrica a cura di Valter Marcone.
La poesia ha ricevuto da sempre, nei programmi e nelle iniziative della rassegna culturale e libraria Pordenonelegge molta attenzione e impegno. Da questa particolare sintonia è nato quest’anno un festival poetico specifico. Un incontro con la poesia che ha visto una partecipazione e una proposizione di temi variamente articolata ed interessante. Tanto che all’interno della rassegna stessa di Pordenonelegge questa iniziativa ha brillato per il suo valore e rimarcato l’importanza appunto che gli organizzatori da sempre hanno dedicato a questo genere letterario .
Pordenonelegge.it – Festa del libro con gli autori, è un festival letterario organizzato dalla Fondazione Pordenonelegge.it che si svolge a Pordenone durante il mese di settembre (XXIII edizione, dal 14 al 18 settembre 2022. I curatori del festival sono Gian Mario Villalta (Direttore Artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet . La prima edizione del festival si è tenuta nel 2000 con 75 autori e 40 editori ospitati in stand che vennero allestiti nell’ex Convento di S. Francesco. Negli anni successivi ha coinvolto anche i paesi limitrofi con alcuni eventi nel territorio provinciale che si svolgono durante le giornate del festival. Dall’edizione 2021 l’evento inaugurale si tiene anche anche le città di Trieste e Lignano Sabbiadoro, mentre alcuni eventi in calendario si svolgono in altri comuni della provincia di Pordenone.L’organizzazione del festival è stata in capo alla Camera di Commercio di Pordenone, attraverso la sua Azienda Speciale ConCentro, fino al 2013, anno in cui è stata data vita alla Fondazione Pordenonelegge.it .L’organizzazione del festival coinvolge anche molti giovani che offrono il loro aiuto come “angeli”, riconoscibili dalla maglietta gialla con due ali stilizzate sul retro e che vengono reclutati ogni anno attraverso bandi specifici.[]
Oltre agli incontri con gli autori vi sono alcuni contenitori ricorrenti all’interno del programma del festival, come il contest “Caro autore, ti scrivo…”, lo spazio per gli editori a km0, i libri “fuori catalogo”, la Libreria della Poesia.
Un Festival anche con un respiro internazionale tanto che quest’anno il festival si è aperto a Praga , giovedì 8 settembre nell’Istituto Italiano di Cultura .
“Pordenonelegge – ha dichiarato Michelangelo Agrusti, Presidente di Fondazione Pordenonelegge, riacquista quest’anno, dopo il lungo biennio pandemico, la sua caratteristica identitaria di festa del libro e insieme festa di popolo. Non è un caso che parta da Praga, un luogo fortemente evocativo, la capitale europea in cui si è concretamente dimostrato, con la Primavera dell’ ‘89, che la cultura può sconfiggere anche una dittatura. La “Rivoluzione di velluto” fu infatti portata avanti da filosofi, poeti, scrittori e drammaturghi come Vaclav Havel, che non a caso ha sempre sostenuto l’importanza di Praga per l’Europa non in virtù delle passate glorie economiche, ma per il fatto che era la città con il maggior numeri di teatri rispetto alle altre capitali europee. Oggi Pordenonelegge vuole testimoniare che i libri alimentano la libertà e la cultura è un valore fondamentale per la democrazia: con piena solidarietà umana e intellettuale allo scrittore Salman Rushdie, colpito molto tempo fa da una ‘fatwa’ oscurantista, e ai popoli dove i libri e le voci libere vengono messi a tacere e bruciati. La spiga di grano, tatuata sulla nostra immagine 2022, ricorda la tragedia dell’Ucraina: Pordenonelegge si spinge sull’uscio della storia per raccontare il nostro tempo tormentato”.
Gian Mario Villalta, poeta scrittore e direttore artistico di pordenonelegge illustrando le idee, i presupposti e le iniziative di questa rassegna di poesia all’interno della poesia afferma che la poesia ha dalla sua parte la capacità di produrre l’accadimento , ovvero fa scoprire anche se tenuied evanescenti i contatti con il mondo che è poi il risultato di una scoperta della realtà. Tutto questo avviene attraverso la declinazione di una lingua, della lingua che trasforma ogni cosa ma soprattutto instaura e garantisce quell’appartenenza all’umano. Ecco che la poesia diventa “ circostanza tangibile, evento “.
Dal 14 al 18 settembre in occasione della ventitreesima edizione dunque un festival nel festival con un centinaio di voci italiane e internazionali , che proprio per la loro pregnanza hanno avuto diritto ad un luogo specifico , un luogo permanente di incontro e confronto ,lo spazio web pordenoneleggepoesia.it già in linea dal 16 di agosto. E’ stato ed è un luogo di ascolto e di attenzione al fare poetico nel segno del “ dialogo”.
Si legge sul sito del festival : “ Fra le diverse ‘finestre’ tematiche, Dialoghi sarà infatti l’area in cui gli autori entrano nelle loro opere e le raccontano, convocando l’esistenza di ciascuno. Letture, permetterà di riflettere sulle forme e sui temi dei nuovi libri di poesia, e su questioni che attraversano il campo poetico e il sentire del nostro tempo. Nuovo sentire si focalizzerà suò rapporto tra percezione e forme poetiche, con l’attenzione alla dimensione biologica e neurocognitiva dell’essere umano. I ciànt la mé vôs: inviterà i poeti friulani a riflettere sull’eredità della poesia di Pasolini nel proprio lavoro, in particolare sul suono che si fa parola. A coordinare il progetto di pordenoneleggepoesia.it saranno i poeti Roberto Cescon, Alessandro Canzian, Matteo Bianchi Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Franca Mancinelli, Carlo Selan. Dal 14 al 18 settembre,inoltre si poteva visitare la Libreria della poesia con oltre 3mila titoli inclusi gli “introvabili” con l’aggiunta anche dell’esposizione di sei acqueforti di Ernesto Treccani dedicate a The waste land, capaci di armonizzare parola e segno grafico con rara potenza impressiva.
Tra i molti poeti stranieri va ricordata la partecipazione del Premio Pulitzer Poesia 2020, l’istrionico performer Jericho Brown, poeta e accademico, straordinario interprete dei suoi componimenti: domenica 18 settembre sprigionerà sul palcoscenico di pordenonelegge tutto il suo carisma di nativo della Louisiana, presentando per la prima volta in Italia The Tradition (Donzelli), la raccolta tradotta da Antonella Francini.
In successione poi va anche ricordata la presentazione, in anteprima, dell’antologia pubblicata da Mondadori Poeti d’Ucraina, in libreria dal 13 settembre, a cura di Alessandro Achilli e Yarina Grusha Possamai. La raccolta di poesie vuole mettere l’paccento sul fatto che fin dall’Ottocento la poesia ha avuto un ruolo importante nella cultura ucraina moderna. Il volume parte da Vasyl’ Stus, e dalla rinascita della poesia ucraina dopo i decenni bui dello stalinismo, attraversa la poesia alternativa dell’età tardo-sovietica, e approda alla complessa cultura degli anni Ottanta, alla lunga ricostruzione dei due decenni a cavallo del secolo e del millennio, fino alla svolta del 2014, per concludere con un accenno alla produzione poetica ispirata dall’allargamento della guerra a tutto il Paese dopo il 24 febbraio 2022.
Ancora va ricordata la presenza del palestinese Najwan Darwish, una delle voci più rilevanti del panorama poetico arabo moderno, che presenterà il suo primo libro (tradotto in italiano da Simone Sibilio per le edizioni de Il Ponte del Sale), insieme ad Asha Lul Mohamud Yusuf, figura di spicco della diaspora somala, Liz Lochhead con il libro Una scelta (titolo originale: A choosing), un’antologia che raccoglie i testi composti in un arco temporale di quasi quarant’anni, i quali mostrano le profonde disuguaglianze del sistema patriarcale scozzese e la volontà di far rivivere le tradizioni secolari e soprattutto lo Scots, lo storico idioma nazionale; il francese Martin Rueff con Verticale ponte (I poeti sconfinati), in cui la vertigine del passato poetico si corrisponde con l’urgenza del presente. Nel centenario di The waste land di Eliot, verrà data lettura integrale dell’opera (con Roberto Cescon, Bernardo De Luca, Sebastiano Gatto, Rossella Pretto) nella traduzione di Elio Chinol con le opere di Ernesto Treccani, ripubblicata di recente da Interno Poesia a cura di Rossella Pretto.
A Pordenoneleggepoesia un posto particolare , tra gli italiani è stato riservato a Milo De Angelis
vincitore della seconda edizione del Premio Umberto Saba Poesia, voluto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste e Lets Letteratura Trieste in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge. Milo De Angelis, vincitore del premio con Linea intera, linea spezzata, presenterà per l’occasione la sua nuova traduzione del “De Rerum Natura” del poeta latino Lucrezio: un corpo a corpo con la potenza e l’enigma dei versi di un grande classico del pensiero, oltre che della letteratura.
E poi un nutritissimo programma di incontri e presentazioni che raccontano come la poesia sia viva e che raccolga attorno a sé le energie migliori sia nel campo intellettuale che in quello editoriale. Basti pensare per esempio aall’attrice Sonia Bergamasco, che ha presentato il suo libro di poesie Il quaderno ; Mario Santagostini che ha parlato del suo recente Il libro della lettera arrivata e mai partita, una “autobiografia ipotetica” in versi; a cui è seguito Fabio Pusterla, con il nuovo libro Tremalume in uscita per Marcos Y Marcos . Marco Balzano e Paolo Maccari hanno dialogato sui loro ultimi libri di poesia, Nature umane e Quaderno delle presenze: . Anche Marco Corsi, Maurizio Cucchi e Mary Barbara Tolusso sono stati della partita con il racconto delle loro opere : Appunti per un incendio dell’occhi, Nel vasto territorio tossico e Apolide. Laura Pugno ha discusso con Claudio Lagomarsini della sua traduzione dei poeti provenzali. Mentre Simone Burratti, Emanuele Franceschetti e Francesco Ottonello hannno presentato il XVI Quaderno di Poesia contemporanea, un progetto editoriale, pensato da Franco Buffoni, ormai di consolidato interesse nel panorama poetico degli ultimi decenni. Giovanni Turra con le ultime uscite della collana A27: Bernardo De Luca e Mariagiorgia Ulbar. Protagonisti di diversi momenti di lettura i nuovi libri di poesia di: Alessandro Bellasio, Daniele Barbieri, Maria Borio, Francesco Brancati, Lucia Brandoli, Valerio Cuccaroni, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Maddalena Lotter, Stefano Raimondi, Marilena Renda, Christian Sinicco, Francesco Targhetta, Italo Testa e Michele Zaffarano. Antonella Anedda e Umberto Fiori hanno dialogato sui loro notevoli saggi Le piante di Darwin e i topi di Leopardi e Il metro di Caino. Isabella Leardini ha presentato presenterà due voci della nuova collana di saggi Vallecchi: ancora Milo De Angelis insieme a Giuseppe Conte. Daniele Barbieri, Maria Borio, Roberto Cescon hanno presentato il nuovo numero della rivista “Nuovi argomenti”. Augusto Pivanti, poeta e curatore di poesia, in dialogo con Danilo Massi, fotografo e regista, intorno alla relazione tra parola poetica e immagine d’autore. E’ stato presentato anche “Esordi”, un ebook che raccoglie le sillogi di tre autrici inedite – Giuliana Pala, Beatrice Restelli e Arjeta Vucaj – scelte dal comitato di lettura composto da Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca Mancinelli.
Non poteva mancare a pordenonelegge l’attenzione per la poesia nelle lingue minori, con la presenza del rinnovato Premio Giuseppe Malattia della Vallata e del Premio Pierluigi Cappello con l’annuncio dei vincitori dell’edizione 2022, insieme a Aldo Colonnello, Fabio Franzin, Valentina Gasparet, Roberto Malattia, Maurizio Salvador e Giacomo Vit.