Caro bollette e ristoranti, orari ridotti per sopravvivere all’inverno

L’AQUILA – Il Caro bollette continua a colpire le attività di ristorazione. Un altro ristorante decide di ridurre l’orario di apertura. L’annuncio di Fratelli Il Bacaro: “Nel periodo invernale saremo aperti solo su prenotazione”.

CARO BOLLETTE – Spunta un nuovo cartello “d’allarme” a L’Aquila, quello di una ristorazione sempre più in emergenza. Dopo I Due Magi, è ora il ristorante Fratelli Il Bacaro a comunicare che: “Per il periodo invernale saremo aperti solo su prenotazione (grazie al rincaro bollette)”. Il Capoluogo, in questo delicato momento storico – tra guerra e conseguenze pagate direttamente dai cittadini – sta raccogliendo numerosi appelli di imprenditori in difficoltà, aprendo uno spaccato sulla crisi in un contesto, qual è quello aquilano, segnato dal terremoto e dalla crisi economica prima, dal Covid19 poi e, ora, dal pesantissimo caro bollette.
Sono già diverse, infatti, le attività nel territorio provinciale ad aver preso provvedimenti, fiaccate dal salasso. L’uno-due tra luce e gas non risparmia nessuno e i ristoranti così non reggeranno a lungo. Proprio ai nostri microfoni alcuni ristoratori, solo qualche settimana, fa avevano annunciato una “selezione naturale”: tra chi ce l’avrebbe fatta e chi, invece, avrebbe dovuto arrendersi ed abbassare la serranda. 

In molti, quindi, in questo periodo stanno optando per una riduzione degli orari di apertura dei propri locali, così da risparmiare sulle utenze di luce e gas, ormai a prezzi insostenibili. Sempre sulle pagine del nostro giornale, vi avevamo segnalato una simile misura adottata da una pizzeria marsicana, Da Cesarina. 
Il settore della ristorazione, del resto – tra i più colpiti dalle misure restrittive che hanno limitato l’attività lavorativa nei lunghi mesi del lockdown – si era avviato a una ripresa dopo due estati di: tavoli distanziati, misure precauzionali dispendiose e una riorganizzazione quasi completa delle modalità di lavoro. Quando la pandemia sembra, ormai, quasi alle spalle e la normalità appariva riacquisita è arrivato il conflitto mondiale con le sue gravi conseguenze a tornare a colpire una categoria stanca, che adesso aspetta soprattutto risposte e aiuti.

Il Capoluogo dà voce a chi non ce l’ha, per non spegnere la luce su chi è in difficoltà. Raccontaci la tua storia.