L'aquila

Ospedale L’Aquila, occasione persa in III Commissione

L'AQUILA - III Commissione sull'ospedale San Salvatore. L'opposizione abbandona per le assenze di Verì, Cosenza, Romano e Biondi. La maggioranza: "Teatrino indegno". 

L’AQUILA – III Commissione sull’ospedale San Salvatore. L’opposizione abbandona per le assenze di Verì, Cosenza, Romano e Biondi. La maggioranza: “Teatrino indegno”.

“Ancora una volta siamo costretti ad assistere a un teatrino indegno da parte della sinistra di questa città che, piuttosto che affrontare i problemi, preferisce strumentalizzare tutto ciò che ha davanti”. Lo scrivono in una nota i capigruppo di maggioranza, Leonardo Scimia (Fratelli d’Italia), Daniele Ferella (Lega), Laura Cococcetta (L’Aquila Futura), Maria Luisa Ianni (Forza Italia), Luigi Faccia (Civici con Biondi), Daniele D’Angelo (L’Aquila al Centro) e Fabio Frullo (Presidente III Commissione), che sottolineano: “Durante la III commissione sulle problematiche del sistema sanitario, nel corso della quale avremmo dovuto ascoltare i principali esponenti delle categorie coinvolte, non è stato possibile andare avanti a causa dell’abbandono dei lavori da parte della minoranza. Nello specifico, questo è avvenuto dopo che, appellandosi ad interpretazioni del regolamento che non trovano spazio, hanno preferito andarsene piuttosto che lavorare con noi per meglio comprendere la complessa situazione dell’Asl provinciale. È bene sottolineare che la convocazione di oggi scaturisce da una loro richiesta alla quale noi abbiamo risposto subito positivamente, consci dell’importanza del problema. Davanti tanta irriverenza siamo rimasti attoniti per il comportamento assunto che li scredita, dimostrando di non essere ne costruttivi ne credibili, e evidenzia ancora di più la mancanza di rispetto per le istituzioni, alla stregua dei loro rappresentanti politici nazionali”.

Le motivazioni dell’abbandono della commissione, nelle parole dei gruppi di opposizione L’Aquila Nuova, L’Aquila Coraggiosa, Il Passo Possibile, Partito democratico e  Azione con Calenda: “Il presidente della III Commissione, Fabio Frullo, ha portato oggi in discussione i disservizi che ci sono al San Salvatore per mancanza di personale e programmazione. Bene, anche l’opposizione ha più volte rilevato la necessità di luoghi di discussione e azione sullo stesso tema. Le “tematiche di assoluta rilevanza” presenti nel comunicato stampa di Frullo sono però passate in secondo piano quando ci si è accorti che non si era presentato nessuno né della Asl né della Giunta comunale. Incredibilmente la maggioranza ha deciso che la seduta di commissione avrebbe dovuto svolgersi lo stesso pur avendo rilevato l’assenza del manager Asl, Ferdinando Romano, del sindaco dell’Aquila in qualità di presidente del comitato ristretto, del presidente dell’agenzia sanitaria, Pierluigi Cosenza e dell’assessore regionale, Nicoletta Verì. Con chi ci saremmo dovuti confrontare? Quella di oggi è stata una vergognosa defezione di tutti gli interlocutori che avrebbero perlomeno dovuto garantire la presenza di loro delegati sia per riguardo al tema trattato che per rispetto ai commissari e alle sigle sindacali presenti; sindacati che da mesi chiedono senza successo di essere auditi nel Comitato ristretto dei sindaci e che avevano visto nella Commissione il luogo nel quale poter interloquire sullo stato di estrema difficoltà nella quale versa il San Salvatore”.

“Il quadro dipinto dal segretario generale Anao, Alessandro Grimaldi, – prosegue la nota – ha poi vieppiù svelato la situazione catastrofica del nosocomio aquilano; operando un puntuale confronto con altri ospedali, come quelli di Teramo e Pescara, che hanno saputo investire proprio durante la pandemia, Grimaldi ha di fatto imputato ad una scarsa lungimiranza della politica locale il fiato corto che L’Aquila soffre dopo l’emergenza Covid. Evidenti scelte sbagliate che non si sono operate altrove e che non si sono potute sviscerare per mancanza di interlocutori. Quello che più lascia sconcertati è stato il dover ricorrere ad una pregiudiziale di Paolo Romano per aggiornare la seduta alla presenza almeno del manager e del Sindaco; pregiudiziale che non è passata a causa di chi ha voluto coprire le responsabilità degli assenti come  hanno fatto Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, senza prediligere una discussione con il giusto metodo e la serietà che si deve ai cittadini. La foglia di fico che ha scelto la maggioranza per aggiornare la seduta è stato invece il non funzionamento del sistema audio e di registrazione della Commissione che impediva di fatto la verbalizzazione degli interventi. Una conclusione che ha reso tutto ancora più grottesco e squalificante, la cifra di una classe politica infingarda, impreparata e inconcludente. Spiace che le organizzazioni sindacali presenti abbiano dovuto assistere a questo brutto spettacolo. Sarà nostra cura sollecitare una nuova convocazione alla presenza di tutti i necessari interlocutori. Anche alla luce del fatto che l’iniziativa della commissione aveva avuto una sollecitazione dalla consigliera Eva Fascetti”.

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