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Sentenza terremoto, Biondi: “Dolore e smarrimento, ma siamo fiduciosi”

17 ottobre 2022 | 15:50
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Sentenza terremoto, Biondi: “Dolore e smarrimento, ma siamo fiduciosi”

Sentenza terremoto, il sindaco Biondi incontra il presidente dell’ANM per l’Abruzzo. “Sono umanamente vicino ai familiari delle vittime”

L’AQUILA – Sentenza terremoto, le prime parole del sindaco Pierluigi Biondi, che ha incontrato Roberta D’Avolio, presidente della giunta esecutiva dell’Associazione nazionale magistrati per l’Abruzzo: “Fiducia nel sistema costituzionale, ma sia fatta chiarezza. Sono vicino ai familiari delle vittime”.

Sentenza terremoto,  arrivano le parole del primo cittadino dell’AquilaPierluigi Biondi, sul concorso di colpa delle vittime che hanno perso la vita nel crollo di via Campo di Fossa. Capitolo, questo, non ancora chiuso: infatti, è in programma una nuova udienza il prossimo 26 ottobre. L’udienza riguarderà la morte delle due sorelle Giusy e Genny Antonini, originarie di Sant’Egidio alla Vibrata. L’istanza dei loro familiari non è stata trattata in quanto non si ritrovavano i fascicoli che le riguardavano. 
Intanto, oggi il sindaco Biondi ha incontrato il magistrato Roberta D’Avolio, presidente della giunta esecutiva dell’ANM, l’Associazione nazionale magistrati per l’Abruzzo. Proprio il primo cittadino aveva richiesto un incontro, per manifestare dolore, inquietudine e smarrimento a nome della comunità aquilana al magistrato, a seguito della sentenza del Tribunale civile dell’Aquila sul crollo della palazzina di via Campo di Fossa.
“Abbiamo fiducia nel sistema costituzionale, che prevede più gradi di giudizio, e quindi ci auguriamo che sia fatta chiarezza – ha detto Biondi a D’Avolio e ha concluso – Sono umanamente vicino ai familiari delle vittime. È un dolore che va rispettato, così come va rispettato il loro sbigottimento”.
Ai nostri microfoni aveva parlato di smarrimento anche l’avvocato Maria Grazia Piccini, madre di una delle vittime del crollo di via Campo di Fossa, Ilaria Rambaldi. Queste le sue parole: “Leggo e rileggo la sentenza e sembra che un marziano catapultato all’Aquila abbia deciso che le vittime sono colpevoli. La responsabilità è dell’avvocatura e di chi ha formulato una richiesta tale, che non andava né pensata né articolata. Sono disorientata” .
Avevamo raccolto anche l’opinione dell’avvocato Wania Della Vigna, in merito alla sentenza del Tribunale dell’Aquila, la quale aveva parlato dell’eventualità che il pronunciamento possa costituire un precedente nei casi di altre sentenze per il risarcimento dei familiari di vittime di disastri naturali.
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