Politica

Riforma legge elettorale, la proposta di Marsilio

Una proposta di riforma dell'attuale legge elettorale regionale è stata presentata dal presidente Marco Marsilio.

Riforma legge elettorale in Abruzzo, il presidente Marco Marsilio presenta una proposta.

Una proposta di riforma dell’attuale legge elettorale regionale è stata presentata dal presidente Giunta abruzzese, Marco Marsilio.
Queste le sue dichiarazioni in merito: “Ho depositato in questi giorni una proposta di riforma della legge elettorale, che da oltre 6 mesi avevo presentato nelle sue linee essenziali e sulla quale aveva avuto occasione di confrontarmi con la gran parte delle forze politiche presenti in Consiglio regionale e con l’opinione pubblica attraverso interventi sui media. La proposta reca solo la mia firma e non è impegnativa per la maggioranza. Non fa parte infatti del programma di governo e di mandato e non costituisce quindi alcun vincolo per nessuno. Questa scelta di non presentare una proposta ‘blindata’ della maggioranza è una scelta di apertura e di rispetto nei confronti delle forze di minoranza, oltre che di rispetto della libertà degli stessi partiti di maggioranza, i quali potranno esprimersi sulla proposta, se accoglierla o emendarla come meglio riterranno. Sono convinto che una legge elettorale non debba essere imposta a colpi di maggioranza e laddove possibile debba essere frutto della più ampia condivisione, perché si tratta di stabilire le regole fondamentali del gioco. Ho aspettato che terminasse la campagna elettorale per le politiche per presentarla e spero che averlo fatto ben 18 mesi prima della scadenza della legislatura possa consentire una discussione serena, non condizionata da una scadenza elettorale imminente, e quindi senza alimentare il sospetto che la proposta sia fatta a vantaggio di una parte“.

“Spero che il confronto e il dibattito siano più aperti e sereni possibile. Io per primo lo affronterò con la massima serenità, perché se dovessi riscontrare che da parte delle forze politiche non ci sia condivisione o voglia di modificare la legge attuale, a me la legge attuale va benissimo così, poiché – anche se perfettibile come tutte le cose del mondo – nelle sue caratteristiche fondamentali trova la mia piena adesione, a cominciare dalla elezione diretta del presidente, coalizioni a sostegno direttamente collegate, premio di maggioranza per garantire la governabilità. Sono gli stessi pilastri che vengono conservati nella proposta di modifica e che, ripeto, se non dovessero essere accolte le modifiche garantiscono l’elezione diretta del presidente e una maggioranza per governare la regione. Spero che tutte le forze politiche colgano l’opportunità per migliorare la norma, che almeno nelle due elezioni passate ha mostrato alcuni limiti e qualche difetto che può essere sanato. Spero anche che questa discussione possa essere libera da propagandismi o strumentalizzazioni di parte”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Le reazioni

Sulla questione stanno arrivando diverse reazioni, come quella di un Consiglio comunale straordinario a L’Aquila, avanzata dal consigliere Paolo Romano. “Chiedo un consiglio comunale straordinario e urgente sulla notizia che vede il presidente della Regione, Marco Marsilio, aver depositato una modifica alla Legge elettorale regionale esistente con, tra l’altro, una evidente sgrammaticatura istituzionale, essendo stato Marsilio ricandidato presidente dalla sua maggioranza. L’assise comunale del capoluogo non può esimersi dal dibattere l’introduzione di novità sostanziali nell’esercizio del voto che vedono soccombere le aree interne, le nuove candidature e la rappresentanza di genere. Si tratta infatti di modifiche che vedono l’abolizione delle quattro circoscrizioni elettorali con, di conseguenza, candidati eleggibili su base regionale e non più su base provinciale; un nuovo quadro che porta inevitabilmente le aree interne, notoriamente con densità abitativa minore rispetto alla costa, a soccombere rispetto alle popolose province di Pescara e Chieti. Sparirebbe infatti la rappresentanza che vede numeri certi per gli eletti di ogni provincia. Aumentando poi sensibilmente il bacino elettorale, le eventuali nuove proposte politiche che non dispongono di cospicui finanziamenti per la campagna elettorale vengono di fatto penalizzate. Viene infine introdotta anche la tripla preferenza di genere, con la possibilità per l’elettore di esprimere tre preferenze che comprendano candidati di entrambi i generi. Come è facilmente intuibile, la previsione della tripla preferenza in luogo della doppia, penalizzerebbe le donne, che vedrebbero ridursi le possibilità di essere elette, annullando di fatto la portata riequilibratrice dell’attuale sistema in vigore. Marsilio e Fratelli d’Italia cercano di fare filotto ad un anno dalla scadenza del mandato, con la complicità dei potentati elettorali ed economici della costa: è pertanto necessario intraprendere una discussione in una seduta di Consiglio comunale con l’opportuna presenza dei consiglieri regionali eletti in provincia, della consigliera di parità in Regione e dei sindaci del nostro territorio”.

 

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