San Paolo della Croce per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 19 ottobre.
Il 19 ottobre si commemora San Paolo della Croce. San Paolo della Croce, al secolo Paolo Francesco Dànei, nacque a Ovada nel Monferrato il 3 gennaio 1694, da Luca e Anna Maria Massari, entrambi ferventi cattolici, di famiglia nobile per origine ma caduta in disgrazia. Sin da fanciullo mostrò profondo interesse per la vita spirituale e insieme al fratello Giovanni Battista trascorse molto tempo in preghiera, quando non aiutava il padre nel negozio di mercerie e di tabaccheria. Secondo le sue stesse parole, nel 1713, ascoltando l’omelia di un parroco il giorno della festa di Santa Maria Maddalena, decise di consacrarsi al Signore. Per questo San Paolo della Croce rinunciò a un matrimonio vantaggioso e a una cospicua eredità lasciatagli da un suo zio sacerdote, di cui conservò solo il libro della Liturgia delle Ore. In un primo tempo meditò di unirsi all’esercito veneziano che combatteva contro il pericolo turco, ma poi rinunciò a questo proposito preferendo dedicarsi alla vita contemplativa. Nel 1720 decise di fondare un istituto che facesse continua memoria della Passione di Gesù e che tra le attività pastorali avesse quella precipua di dedicarsi alla catechesi popolare: indossò una tunica nera di ruvido arbagio, tipica degli eremiti, e si recò dal vescovo di Alessandria, monsignor Arborio Gattinara. Qui, scalzo e a capo scoperto, si ritirò in una angusta cella presso la chiesa dei Santi Carlo e Anna in Castellazzo Bormida dove stese la prima bozza della futura Regola della nuova congregazione. Presto lo seguì nella sua missione anche il fratello Giovanni Battista che gli restò accanto fino alla morte nel 1765; insieme si dedicarono per un certo periodo al servizio dei malati nell’ospedale di San Gallicano a Roma, finché il 7 giugno 1727 papa Benedetto XIII li ordinò sacerdoti nella basilica di San Pietro. Lasciato il servizio presso l’ospedale, San Paolo si ritirò sul Monte Argentario per avviare la fondazione della futura Congregazione della Passione di Gesù Cristo, a cui ben presto cominciarono a unirsi presbiteri, laici e chierici, attratti dalla stessa vocazione, che univa la vita comunitaria, fortemente contemplativa e ascetica, all’apostolato presso le popolazioni più abbandonate della Maremma. La Regola passionista venne approvata da Benedetto XIV il 15 maggio 1741 e nel Capitolo dell’Ordine Paolo fu eletto unanimemente primo superiore generale, carica che ricoprì per tutta la vita; il 3 maggio 1771, con la collaborazione della venerabile suor Crocifissa Costantini, fondò le Monache Passioniste. La Regola e la Congregazione vennero solennemente approvate nel 1769 da papa Clemente XIV. Il Santo morì a Roma, il 18 ottobre 1775 e sepolto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sede della curia generalizia della nuova congregazione, donata da papa Clemente XIV.
Tra i monaci passionisti, da ricordare San Gabriele dell’Addolorata.
Tutti i Santi giorni, 27 febbraio: San Gabriele dell’Addolorata, patrono d’Abruzzo
Dal punto di vista icnografico, San Paolo della Croce è raffigurato con l’abito della Congregazione Passionista, una tonaca di colore nero senza cappuccio; sulla sinistra, all’altezza del petto, si trova uno stemma a forma di cuore di colere bianco, sormontato da una croce e tre chiodi in basso. Dentro vi è la scritta in latino e greco: Hesu XPI Passio – Passione di Gesù Cristo -. Nelle sue rappresentazioni, San Paolo è spesso accostato al Crocifisso, a memoria della sua profonda devozione per la Passione del Signore.
