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Adeguamento prezzi per la ricostruzione, 850 milioni per il cratere 2009

L'AQUILA - Decreto adeguamento prezzi per la ricostruzione post sisma 2009, circa 350 milioni per L'Aquila e 500 milioni per gli altri comuni del Cratere.

L’AQUILA – Decreto adeguamento prezzi per la ricostruzione post sisma 2009, circa 350 milioni per L’Aquila e 500 milioni per gli altri comuni del Cratere.

Si divide in due macroaree il decreto per l’adeguamento prezzi dell’edilizia per la ricostruzione sisma 2009 già anticipato dal Capoluogo.it e oggi presentato questa mattina a Palazzo Fibbioni dal sindaco Pierluigi Biondi e dal titolare dell’USRA, l’ingegner Salvo Provenzano. Presente in videoconferenza anche il titolare dell’USRC, il dottor Raffaello Fico. Si tratta di un decreto da 850 milioni che per 350 milioni andrà a finanziare l’adeguamento prezzi della ricostruzione del capoluogo abruzzese e il resto per i comuni del cratere.
“Non è stato facile raggiungere questo risultato – ha commentato il sindaco Biondi al microfono del Capoluogo.it – perché, come spesso accade, abbiamo dovuto guadagnarci un diritto con grande fatica. Nel decreto Aiuti bis era menzionato solo il sisma dell’Emilia Romagna, ma siamo riusciti attraverso un grande lavoro di relazione e confronto con le strutture governative per individuare uno strumento che consentisse di ripristinare un’equità di trattamento. Il decreto non garantisce benefici solo a imprese e professionisti, ma è rivolto a tutti i cittadini che vedevano rallentata o addirittura ferma la ricostruzione a causa dei costi esorbitanti che non rendevano conveniente lavorare nel cratere 2009″.
Nel dettaglio, l’ingegner Provenzano che ha parlato di due distinte macroaree: “La prima riguarda i lavori in corso: tutte le lavorazioni eseguite dal 1° luglio 2021, periodo che coincide con il caro materiali, verranno compensate del 20%. La seconda riguarda invece le pratiche nuove, per i quali i contributi non sono stati ancora richiesti, il valore dei costi della ricostruzione si alzano.

Restano quindi fuori, come già anticipato dal Capoluogo.it, le istanze di ricostruzione presentate da aziende che non si sono fermate, nonostante il difficile momento storico e il pesantissimo rincaro dei materiali edili. Quelle aziende e quei professionisti che, in sostanza, essendo andati avanti con l’attività, hanno già presentato il S.A.L. conclusivo. In merito alle anticipazioni raccolte e verificate dal Capoluogo sul decreto prima della conferenza stampa, la nostra redazione aveva contattato l’ingegner Provenzano, che aveva spiegato: “Purtroppo l’emendamento che ci dà la possibilità di intervenire parla solo ed esclusivamente di ‘lavori in corso’. Un decreto non può superare norme primarie: norme che, in questo caso specifico, parlando di lavori in corso, escludono quelli per i quali è già stato presentato il SAL finale. Per i lavori conclusi, quindi, non sarà possibile concedere l’adeguamento del 20% dei prezzi. Comprendo la posizione di chi ha concluso dei lavori in questo periodo segnato dai rincari, ma non è possibile intervenire su norme primarie“.

“Il decreto congiunto USRA – USRC sull’adeguamento dei prezzi per il sisma 2009 – scrive il consigliere Livio Vittorini che ha seguito la vicenda – rappresenta la sintesi perfetta della collaborazione attiva tra comuni e uffici speciali per la ricostruzione. Un percorso ad ostacoli che ho avuto l’onore e l’onere di condividere con il sindaco Biondi in virtù della delega a me conferita sulle imprese del cratere e che ha portato – grazie al prezioso lavoro svolto dal gruppo dei senatori di FDI – al miglior risultato possibile. L’adeguamento retroattivo, con decorrenza 1 luglio 2021, applicato su tutti i lavori in corso e l’adeguamento automatico dei contributi per i lavori non ancora avviati consentiranno l’avvio e la ripresa dei cantieri fermi o di quelli che avevano subito un forte rallentamento a causa del caro prezzi e del caro energia. Ringraziando le imprese e gli ordini professionali per il continuo stimolo sono certo – conclude Vittorini – che il presente provvedimento fornirà ulteriori fiducia e certezza ai nostri concittadini per il completamento della ricostruzione privata post sisma 2009″.

La diretta e le interviste

Il comunicato:

Illustrati i contenuti del decreto con cui vengono adeguati i costi della ricostruzione privata post sisma 2009 agli attuali standard del mercato edilizio, gravato del rincaro delle materie prime e dei costi per l’energia: il provvedimento, che sarà firmato dai titolari degli Uffici speciali dell’Aquila e del cratere, esplicherà effetti anche per le lavorazioni eseguite alla data del primo luglio 2021, per le quali sarà riconosciuto un incremento fino al 20% rispetto al contributo concesso per la riparazione e la ricostruzione degli immobili danneggiati dal terremoto del 6 aprile di tredici anni fa. È quanto emerso nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni cui hanno partecipato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il titolare Usra, Salvo Provenzano e, in video collegamento, il titolare Usrc, Raffaello Fico.
“Questo importantissimo decreto vale, complessivamente, circa 850 milioni di euro che consentiranno alle ditte e le imprese di proseguire con serenità a lavorare nel processo di rinascita in atto, scongiurando il rischio di blocco dei cantieri. Ringrazio il coordinatore e il vice coordinatore dei sindaci del cratere, Gianni Anastasio e Massimiliano Giorgi, per il costante e proficuo confronto e  i titolari di Usra e Usrc, Salvo Provenzano e Raffaello Fico, per l’importante supporto tecnico fornito nella definizione della disposizione e per la determinazione con la quella hanno voluto e firmato questo provvedimento condiviso con ordini professionali e categorie produttive” ha esordito il sindaco Biondi.
“La norma, contenuta nella legge di conversione del decreto “Aiuti bis” di agosto, interesserà i territori nella loro interezza e rappresenta una significativa boccata d’ossigeno per centinaia di aziende che potranno proseguire nelle loro attività   – aggiunge il primo cittadino – È il frutto, questo, dell’emendamento presentato da Fratelli d’Italia con cui il cratere 2009 viene riallineato alle analoghe direttive già adottate per il sisma del Centro Italia o dell’Emilia Romagna e che, ingiustamente, rischiava di rimanere escluso con conseguente penalizzazione di moltissime famiglie che attendono di tornare nella propria abitazione. Una proposta emendativa che fa il paio con quella approvata in aula, ugualmente presentata da Fdi e predisposta dal Comune dell’Aquila, che consente alle amministrazioni pubbliche ricadenti nel cratere 2009 di riservare agli orfani o ai coniugi delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 una quota, pari al 30% dei posti, nei concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigente”.
“In questo modo – spiegano Provenzano e Fico – viene data una risposta incisiva alle istanze di cittadini e aziende che possono guardare con maggior fiducia al futuro. È stato fatto un buon lavoro per le comunità che dal 2009 sono alle prese con un percorso di ripresa economica e sociale, oltre che di ricostruzione materiale. Il nostro obiettivo è stato quello di dare un impulso decisivo affinché i processi in atto non fossero interrotti a causa del caro energia e aumento dei prezzi delle materie prime”.

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