Bonus 2022

Bonus mobili, come funziona

Il bonus mobili è cumulabile con il bonus ristrutturazioni, ma lo è anche con il bonus facciate? Vediamo come funziona e chi ne ha diritto.

Molti aiuti statali, come il bonus mobili, facciate o l’ecobonus, non permettono di accedere all’agevolazione che consente di rinnovare il proprio mobilio, che è invece legata a sua volta a determinate opere di ristrutturazione del patrimonio edilizio e di messa in sicurezza contro il rischio sismico. Ecco i vari casi e come funziona

Il bonus Facciate infatti non può essere richiesto insieme al bonus Mobili: lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate che spiega come “gli interventi di manutenzione straordinaria delle facciate degli edifici, per i quali si stanno utilizzando le detrazioni al 90% e al 60%, non danno diritto ad usufruire anche delle agevolazioni previste per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici”. Come funziona il bonus mobili – È una detrazione dall’imposta lorda, pari al 50% delle spese documentate e sostenute dal 2022 al 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Come viene ripartito il credito d’imposta – Il credito d’imposta viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo, calcolato su questi massimali: fino a 10mila euro per acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2022 e fino a 5mila euro per il 2023 e 2024. L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti che pagano l’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, e che siano proprietari dell’immobile, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatari o comodatari, soci di cooperative, imprenditori (investimenti che l’azienda utilizza per il suo funzionamento) o società semplici. Le spese vanno effettuate dallo stesso soggetto che ha sostenuto quelle di ristrutturazione dell’immobile. Inoltre, la detrazione rimane in capo al soggetto che ha effettuato l’acquisto, quindi non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente, né in caso di compravendita dell’immobile.

Bonus mobili: cosa comprare e come richiedere la detrazione

La detrazione può essere richiesta per le spese sostenute e documentate relative all’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, lampadari, lampade da terra e da tavolo. Sono escluse dalla detrazione: porte, pavimentazioni, tende, tendaggi, soprammobili e complementi di arredo. Inoltre, è possibile richiedere il bonus mobili per frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura e forni a microonde, stufe elettriche, radiatori elettrici, ventilatori e apparecchi per il condizionamento. Le agevolazioni per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, in ogni caso riguardano esclusivamente gli immobili su cui è stato effettuato almeno uno tra i seguenti interventi: manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali e interventi per la riduzione del rischio sismico, per i quali si è richiesto il Sismabonus o il Superbonus 110%, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.

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