L’intervista al sindaco Pierluigi Biondi sull’insediamento del nuovo Governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni: “Grande responsabilità per un momento difficile della nostra Nazione. FdI da sempre lotta per il riconoscimento del merito: la parità di genere non è un obiettivo da raggiungere, ma un dato di fatto”.
La XIX legislatura ha ufficialmente preso il via con il giuramento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e della squadra dei ministri che ha presentato al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Una filiera che si chiude per FdI che a questo punto esprime il Capo del Governo, il Presidente della Regione Abruzzo e il sindaco del capoluogo. E proprio il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sottolinea al Capoluogo.it: “Giorgia Meloni, insieme a Fratelli d’Italia, è stata sempre vicina a L’Aquila e al suo territorio, anche prima di questa grande responsabilità assegnata dagli elettori. Basti ricordare la conversione del decreto Aiuti bis, per cui FdI – a livello nazionale – aveva quattro emendamenti da segnalare e ben due hanno riguardato L’Aquila, uno per l’adeguamento dei prezzi della ricostruzione e l’altro per i posti riservati nella pubblica amministrazione ai familiari delle vittime del sisma 2009. Per questo non abbiamo aspettative, ma certezze, che il nuovo Governo continuerà in questo percorso di vicinanza. Questo è un momento difficile per la Nazione, con una crisi energetica che necessita di un intervento diretto non solo per famiglie e imprese, ma anche per gli enti locali che rischiano di dover tagliare servizi per pagare le bollette”.
Che giudizio dà alla nuova squadra di governo?
Un giudizio molto positivo. In meno di un mese, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica, si è potuti giungere alla composizione di un esecutivo grazie al risultato, netto, delle elezioni del 25 settembre. È una squadra di governo ben bilanciata: vedo donne e uomini di esperienza, sia nel pubblico che nel privato, e la cui competenza è conclamata. Con molti di loro c’è una grande amicizia e stima personale. Alcuni, soprattutto, conoscono bene L’Aquila e le sue dinamiche – sociali ed economiche – grazie a visite e incontri avuti in città, anche recenti. Sarà un governo amico di questa terra.
Che ruolo si aspetta per i parlamentari abruzzesi?
L’Abruzzo è un laboratorio politico per Fratelli d’Italia ed è l’unica regione in cui il partito esprime il presidente della giunta regionale e il sindaco della città capoluogo. E, non è di poco conto, va sottolineato come il presidente Meloni sia stato eletto nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo alla Camera. L’Abruzzo è una realtà che ha regalato tante soddisfazioni a Fdi e sarei felicissimo di vedere uno degli eletti in questa regione entrare a far parte della compagine di governo.
FdI esprime il primo premier donna, Giorgia Meloni. Che significa in termini politici per un partito da sempre considerato conservatore?
Credo che forse vada fatta chiarezza sul termine “conservatore”, cosa ben diversa dal conservatorismo. Due grandi primi ministri, Margaret Thatcher o Angela Merkel, sono stati espressione di partiti moderati e conservatori, lontani anni luce da una concezione maschilista o machista delle istituzioni. Lo dimostra la storia delle organizzazioni politiche codificate che, in Italia o all’estero, si riconoscono nei valori, morali ed etici, dei conservatori.
Ma, oltre allo sfondamento del “tetto di cristallo”, come più volte ricordato dal presidente Meloni, siamo di fronte al superamento di un tabù: l’essenza della vera parità, non proclamata ma attuata. Viene superato, definitivamente, il concetto di parità. La parità non è un obiettivo da raggiungere: se così fosse, implicitamente, riconosceremmo una sorta di sudditanza intellettuale dell’una nei confronti dell’altro. La parità è. È un dato di fatto che, ragioni culturali, assolutamente non condivisibili, hanno offuscato, producendo effetti poco lusinghieri nel nostro Paese trascinato, per esempio, alla 63esima posizione della classifica mondiale sul gender gap. Non esserne stati consapevoli ha generato forme di discriminazione oggettive e inaccettabili. Fratelli d’Italia lotta da sempre per il riconoscimento del merito, dell’impegno, della competenza. Così come lotta per il sostegno alla famiglia, ai genitori che, allo stesso modo, devono essere messi in condizione di lavorare e crescere professionalmente, protetti da uno Stato che riconosce il valore del loro sacrificio, degli sforzi, e soprattutto dei figli, testimoni di un futuro che dobbiamo vedere sempre migliore. Sono certo che, al di là dell’appartenenza e del pensiero politico, le donne italiane si siano sentite oggi, piene di orgoglio, quasi riscattate. Che si siano commosse alla vista della piccola Ginevra e del padre, seduti a sostenere Giorgia. Credo si stia verificando una grande rivincita culturale, che annienta il pregiudizio nei confronti della destra, e che questo Paese saprà essere migliore e saprà guardare con occhi più consapevoli alle risorse umane e alle intelligenze di cui beneficia. Gli auspici legati all’inizio di questa nuova stagione governativa sono rispettati” conclude Biondi.
“Sono fiducioso che la tabella di marcia sarà serrata e che il Consiglio dei ministri sia già al lavoro per dare le prime risposte a una crisi che investe indistintamente tutto il Paese: famiglie, imprese, enti locali. Ciascuno dovrà operare con accortezza e rigore. Ripongo fiducia nella squadra per intero, certo che il cambio di passo epocale inciderà in maniera positiva sulla Nazione come sul nostro territorio“.
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