Tutti i Santi Giorni, 26 ottobre: San Folco Scotti

26 ottobre 2022 | 09:44
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Tutti i Santi Giorni, 26 ottobre: San Folco Scotti

San Folco Scotti per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 26 ottobre.

San Folco Scotti per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 26 ottobre.

Il 26 ottobre si commemora San Folco Scotti. San Folco (o Fulco) nacque intorno al 1165 a Piacenza da una celebre famiglia, quella degli Scotti, originaria dell’Irlanda, giunta nella penisola italiana dopo l’invasione danese delle Isole britanniche, guidata dal re Knut. All’epoca l’isola era identificata come patria degli «Scoti», gli scozzesi, da cui probabilmente derivò prima un soprannome e poi il cognome del Santo. Entrato a 20 anni tra i canonici regolari di Sant’Eufemia, fu inviato a Parigi a compiere gli studi di teologia, per poi, al rientro, essere eletto prima priore di Sant’Eufemia, poi canonico, arciprete della cattedrale, ed infine consacrato vescovo di Piacenza. Sei anni più tardi, rimasta vacante la sede pavese, San Folco fu designato vescovo anche di questa città. In quel tempo i due comuni erano divisi da aspra rivalità e il Santo, stabilitosi a Pavia nel corso del 1216, cercò di trattare una pace tra i suoi antichi e nuovi fedeli. La sua fama di pacificatore fu tale che nell’agosto 1219 fu chiamato ad Haguenau presso Federico II che lo nominò arbitro tra i Modenesi e il loro ex podestà; dall’Imperatore fu creato rector civitatis di Pavia, perché assicurasse la pace tra i milites e il popolo fino all’arrivo del cancelliere imperiale. Tuttavia, all’inizio del 1223 tra il vescovo e il Comune pavese sì aprì un conflitto destinato a durare parecchi mesi, provocato dalla volontà da parte di un governo finanziariamente disastrato di fare pagare le tasse al clero, nonostante l’esenzione. La controversia, che si ripropose nella maggior parte dei Comuni della regione all’inizio del XIII secolo, a Pavia sembra essersi spinta fino al sequestro e al saccheggio dei beni ecclesiastici, e i fatti furono così gravi che i Pavesi vennero colpiti da gravi sanzioni papali. Il vescovo e una parte del clero presero la via dell’esilio; Folco fece rientro in città negli ultimi anni della sua vita, per dedicarsi esclusivamente agli affari della diocesi. Morì a Pavia il 16 dicembre 1229. Fu presto canonizzato da Gregorio IX, ma il suo culto si sviluppò solo a partire dal XVI secolo, inizialmente a Pavia, in concomitanza con la redazione della sua vita ad opera di J. Gualla, nel 1505. Il suo corpo venne traslato nella nuova cattedrale pavese nel 1567 e il nome inserito nel martirologio romano nel 1578.
Dal punto di vista iconografico San Folco è tradizionalmente raffigurato in abiti vescovili e con i consueti attributi che accompagnano la carica ecclesiastica, come la mitria e il baculo pastorale.

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