Politica

Palazzo Margherita, “nessuna contraddizione: bastava che Pezzopane leggesse gli atti”

Ricostruzione di Palazzo Margherita, il vicesindaco Daniele e il consigliere Scimia rispondono a Pezzopane: bastava leggesse gli atti, dichiarazioni che trasudano imprecisioni

La ricostruzione di Palazzo Margherita al centro della Commissione di Garanzia tenutasi questa mattina, al termine della quale la consigliera Stefania Pezzopane ha inviato una nota di fuoco su presunti “aspetti inquietanti” che riguarderebbero il palazzo di città.

Al centro della nota stampa, sarebbero emersi “nuovi dubbi” sullo stralcio dei lavori per la Torre Civica nonchè sulla “finta inaugurazione” della sala consiliare: punti che “non tornano” e sui quali l’esponente dem ha chiesto l’accesso agli atti. (qui il comunicato integrale)

“Partecipare a questi giochini in cui si convocano commissioni al solo fine di fare comunicati stampa ad effetto non appartengono al mio stile e non intendo prestarmi a questo gioco” la risposta secca del vicesindaco Raffaele Daniele che, al microfono del Capoluogo, spazza ogni dubbio riguardo le eventuali contraddizioni cui fa riferimento Pezzopane.
“La risposta all’interrogazione in consiglio comunale è stata redatta insieme ai medesimi tecnici che oggi erano in commissione.
Estrapolare strumentalmente pezzi di dichiarazione al fine di far emergere contraddizioni denota una netta difficoltà da parte della consigliera”. Poi, sulla sede unica, la precisazione: “Basterebbe leggere le carte per capire come la sede unica diffusa sia già stata pensata da questa amministrazione nel 2020 e ulteriormente dettagliata nel 2021, nel centro storico e in edifici di proprietà proprio per abbattere i costi degli affitti”.
Tornando sullo stralcio dei lavori per la Torre Civica, Daniele sottolinea che “è stato reso necessario da un aggravio dei costi dell’appalto di Palazzo Margherita non preventivabili e non prevedibili ai tempi dell’affidamento dei lavori. È necessario per il completamento e la fruizione del palazzo stesso. I traslochi facevano comunque parte del quadro economico dell’intervento e prima o poi si sarebbero dovuti fare”.

Sulla stessa linea il consigliere FdI Leonardo Scimia, per il quale le dichiarazioni di Pazzopane “trasudano confusione e sono farcite di imprecisioni su cui è bene fare chiarezza”.
“La spesa sostenuta per il trasloco dei mobili dell’aula consiliare rientra nel quadro economico degli interventi finanziati dal Cipe – oggi Cipes – e, incredibile a dirsi ma è così, quella somma era destinata appositamente al trasferimento dei beni mobili della sala precedentemente ospitata nella sede di Villa Gioia. Non c’è stata, pertanto, alcuna spesa aggiuntiva per le casse comunali ma sono state impiegate risorse per le finalità su cui erano destinate sin dall’inizio della concessione del finanziamento. È chiaro, quindi, che la Pezzopane mente sapendo di mentire quando parla di costi aggiuntivi per l’ente comunale in occasione dell’inaugurazione della sala a Palazzo Margherita. Non prendiamo lezioni, inoltre, da chi era in prima linea, nel 2016, alla consegna ‘farlocca’ dei lavori dell’edificio promossa dal centrosinistra e a cui non fu possibile dare seguito per motivi tecnici che i compagni del Pd di Stefania Pezzopane finsero di ignorare”.
“Lo stralcio degli interventi sulla Torre civica, su cui è necessario una complessa opera di ristrutturazione, rientra nell’ottica di una velocizzazione della riconsegna di Palazzo Margherita e delle sue strutture, che era e rimane un obiettivo dell’amministrazione” prosegue Scimia. “La volontà del centrodestra è di rivitalizzare il centro storico con uffici e funzioni pubbliche che saranno localizzate nello stesso Palazzo Margherita, l’attuale sede istituzionale di Palazzo Fibbioni, l’ex scuola De Amicis e l’ex liceo scientifico di via Maiella. Mentre il centrosinistra voleva una sede unica fuori del cuore cittadino il centrodestra, da subito, ha fatto e sta facendo ciò che realmente gli aquilani si aspettano dalla loro amministrazione: credere nella città e nel suo centro storico. Inoltre, la Pezzopane non scopre nulla di nuovo rispetto a notizie già note. Bastava semplicemente che leggesse gli atti: l’ultimo è la delibera di giunta 170 del 2021. Si informi meglio, la prossima volta”.

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