Sant’Evaristo papa per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 27 ottobre.
Il 27 ottobre ricorre Sant’Evaristo papa. Nelle liste di papi del II secolo usate da Ireneo e Ippolito, Sant’Evaristo compare come quarto successore di san Pietro, immediatamente dopo Clemente. Le fonti storiche più antiche non ci offrono notizie attendibili su di lui: nella sua Historia ecclesiastica, Eusebio dice soltanto che egli succedette a Clemente e data il suo episcopato dal 99 al 108. È il Liber pontificalis a fornire alcune notizie sulla biografia di Evaristo: questi sarebbe nato in Grecia da un ebreo betlemmita di nome Giuda e si sarebbe poi convertito al cristianesimo a Roma. Resse la diocesi romana in sostituzione di papa Clemente I, esiliato nel Chersoneso Taurico, al tempo della persecuzione dell’imperatore Domiziano o, più probabilmente, di Traiano. Al pontefice è anche attribuita l’assegnazione ai presbiteri romani di chiese definite tituli e l’ordinazione di sette diaconi “qui custodirent episcopum praedicantem, propter stilum ueritatis”, nonché la pratica della benedizione pubblica dopo la celebrazione del matrimonio civile, invero affermazione priva di ogni fondamento perché quest’ultima pratica fu istituita ben più tardi dalla Chiesa romana. Il testo prosegue affermando che morì per mezzo del martirio nell’anno 108. In realtà nessuna delle notizie sopra riportate è storicamente attendibile, anche se pare certo che il Santo fu sepolto nella Necropoli vaticana, presso la tomba di San Pietro, proprio il 26 ottobre, mentre una tradizione popolare lo vuole inumato nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli. A papa Evaristo vengono attribuite due epistole, che fanno parte di quel complesso di falsi medievali noti con il nome di Decretali pseudoisidoriane.
Un’immagine che ritrae Sant’Evaristo è conservata nella Cappella Sistina, eseguita da Sandro Botticelli: è ritratto con il consueto abbigliamento da pontefice.
