Emergenza idrica e societa': il punto su gsa

GSA promossa in Commissione regionale: PNRR e nuova programmazione

GSA, dalla Commissione d'Inchiesta sull'emergenza idrica regionale emerge una "società in ottima salute, impegnata in una ricca attività di programmazione". Ora quali opportunità dal PNRR?

GSA, una società “in ottima salute”, economicamente parlando, che non ha subito il contraccolpo del rincaro energetico e che, anzi, viene da 15 assunzioni. A ‘pesare’, tuttavia, è il costo delle manutenzioni che richiedono le reti idriche. Piccinini: “Bene il PNRR, ma oltre alla digitalizzazione dei servizi, sarebbero importanti anche risorse per interventi di rifacimento delle reti”. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’esito della Commissione d’inchiesta Emergenza idrica tenutasi mercoledì 26 ottobre. È emerso, infatti, che la società GSA è in piena salute e che c’è stata una complessa attività di pianificazione e programmazione che ci ha consentito di raggiungere notevoli risultati”, ci spiega Alessandro Piccinini, presidente GSA, ascoltato dalla redazione.
“Soprattutto in riferimento a questo difficile momento storico, l’azione di investire su un consulente energetico ci ha consentito di usufruire del blocco dei prezzi, scongiurando così l’aumento che c’è stato in questo autunno. Si consideri che le altre società di gestione idrica si sono ritrovate con prezzi dell’energia elettrica almeno duplicati”. 

Non è il solo dato emerso nel corso della Commissione d’Inchiesta regionale. Continua Piccinini, “GSA, come è stato illustrato durante l’audizione, ha soltanto tre dipendenti interinali. Le altre società similari arrivano, in alcuni casi, fino a 100 unità di personale interinale. Tengo a precisare, inoltre, che proprio lo scorso anno abbiamo proceduto a 15 assunzioni: tutte coperte dai costi di bilancio. Operazione possibile, in parte, anche per i pensionamenti”. 
Assunzioni, quindi, che non hanno comunque intaccato la liquidità societaria, che ammonta a “9 milioni di euro circa – aggiunge il presidente Piccinini – Trattasi, inoltre, di una liquidità non giacente ma investita nelle nuove infrastrutture a cui stiamo lavorando, tra queste i nuovi collettori fognari nella zona di Lucoli, Tornimparte, o Sassa. Quelle aree che, nel post sisma, hanno registrato un notevole incremento della popolazione e che, per questo, necessitavano di impianti che rispondessero all’aumento”. 

Parentesi anche sulle risorse messe a disposizione dal PNRR. A tal proposito Piccinini ha sottolineato un concetto tirato in ballo anche nel corso dell’udienza in Commissione. “Il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza ci fornisce molte opportunità, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio. Sarebbe, comunque, opportuno che ci fossero anche dotazioni ulteriori per lavori di rifacimento delle reti. Per GSA – e credo anche per altre società di gestione idrica – sono le continue richieste di riparazioni a far registrare le spese più importanti”.

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