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Nel libro di Maria Angela Geraci la play therapy cognitivo-comportamentale

28 ottobre 2022 | 09:19
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Nel libro di Maria Angela Geraci la play therapy cognitivo-comportamentale

La play therapy come ‘arma’efficacissima per contrastare il disagio psicologico dei bambini: il libro di Maria Angela Geraci.

“La Play Therapy cognitivo comportamentale”: il nuovo libro di Maria Angela Geraci verrà presentato a Roma, martedì 8 novembre alle 18, presso la Sala Primaticcio di Palazzo Firenze.

maria angela geraci, play therapy

Oggi assistiamo all’aumento di un disagio psicologico che coinvolge i bambini sin dai primi anni di vita. In questo nuovo scenario di post pandemia, di guerra e di crisi economica è stato osservato un aumento del disagio psicologico infantile che nei bambini tra 1 e 5 anni sta determinando un incremento della sintomatologia ansiosa e delle lamentele somatiche come ad esempio cefalea e disturbi gastrointestinali (Università di Pisa). Questo libro presenta un approccio di psicoterapia per l’età evolutiva chiamato Play Therapy Cognitivo-Comportamentale. La play therapy è un paradigma con diversi orientamenti teorici, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale, con più di 50 anni di ricerca internazionale. È una terapia rivolta ai bambini, anche prescolari, e ai loro genitori e rappresenta un possibile percorso di psicoterapia per intervenire sul disagio psicologico emergente.
Nello specifico, la Play Therapy Cognitivo-Comportamentale prevede l’uso terapeutico del gioco, che viene utilizzato per aiutare il bambino ad imparare come funziona il mondo, ad apprendere come relazionarsi con gli altri, a capire come affrontare le difficoltà e a trovare le possibili soluzioni. Lo psicoterapeuta, che utilizza questo modello, punta al coinvolgimento diretto del bambino con diverse problematiche, nel processo terapeutico. Gli incontri prevedono momenti di gioco libero e momenti di gioco organizzati con attività specifiche volti ad aiutare il bambino ad apprendere un comportamento alternativo che lo aiuti a superare il suo problema e ad utilizzare ciò che ha appreso durante gli incontri ad altri contesti. È fondamentale il momento di confronto con i genitori al fine di raccogliere informazioni sui progressi del bambino e ad aiutarli a utilizzare al meglio ciò che è stato appreso durante la terapia.
Le ricerche sulla Play Therapy, in generale, supportano l’efficacia di questa terapia. In particolar modo esistono studi che dimostrano la sua efficacia su un’ampia gamma di problemi sociali, emotivi, comportamentali e di apprendimento, tra cui il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo della condotta, la depressione, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, i comportamenti distruttivi, l’aggressività, l’ansia/la paura, l’impulsività, la bassa autostima, la difficoltà di lettura, il rendimento scolastico e il ritiro sociale. Infine, la ricerca sostiene anche l’efficacia interculturale di questa terapia e i suoi risultati benefici con una vasta gamma di popolazioni, inclusi bambini che hanno avuto malattie croniche, dolore e perdita, abuso fisico/sessuale, violenza domestica, interruzioni di adozione e problemi di attaccamento, catastrofi naturali e stress legato a fattori di vita come il divorzio e il trasferimento (Bratton & Ray, 2000; Drewes, 2006; Ray & Bratton, 2010; Reddy et al., 2005; LeBlanc & Ritchie, 2001).
Alla luce delle evidenze scientifiche, con questo libro l’uutrice sostiene che il modello della Play Therapy Cognitivo-Comportamentale inserito in un percorso di psicoterapia dell’età evolutiva può fornire un riscontro immediato e concreto al disagio psicologico dei bambini e delle loro famiglie.

maria angela geraci, play therapy