Pierluigi Biondi, “Con Governo Meloni Abruzzo e L’Aquila al centro dell’agenda politica nazionale”

Pierluigi Biondi ospite di Grandangolo. Sul nuovo Governo, “l’Abruzzo è già forte, poiché ha eletto l’attuale Premier”. L’opposizione “dovrà mettere a posto i cocci”. L’intervista
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ospite del salotto politico di Grandangolo. Il coordinatore provinciale di Fdi si è espresso sul nuovo Governo a guida Giorgia Meloni e sulle possibilità per la regione. “L’Abruzzo è già forte. Il territorio aquilano ha molti Ministri amici: ci saranno molte questioni da affrontare nell’interesse dei cittadini”.
Nuovo Governo, risolta la partita dei Ministri e incassata la fiducia, si attende di conoscere il nome dei Sottosegretari. In questa ulteriore partita, l’Abruzzo può aspettarsi qualcosa?Pierluigi Biondi: “Finalmente c’è uno schieramento chiaro: siamo stati abituati negli ultimi 11 anni – quindi dalla fine del Governo Berlusconi 2008-2011 – ad alternanze variabili che hanno indebolito la capacità del sistema Paese di essere e mostrarsi autorevole. Per quanto riguarda, nello specifico, il futuro dell’Abruzzo, non so se ci saranno posizioni di governo riferite ad abruzzesi, ma penso che l’Abruzzo debba già ritenersi forte. Innanzitutto perché ha eletto il Presidente del Consiglio dei Ministri. È inevitabile, quindi, che l’Abruzzo e L’Aquila siano al centro dell’agenda politica nazionale”.
“È certamente positivo che nel nuovo esecutivo ci siano Ministri, di tutti i partiti politici, molto amici dell’Aquila e anche del sottoscritto. Ciò perché ci sono diversi temi aperti: dal Cratere 2009 a quelli che riguardano, più in generale, tutta la Provincia. Potrei citare Lollobrigida per quanto riguarda le tematiche relative all’Agricoltura, o Nordio alla Giustizia per la battaglia dei Tribunali minori e ancora Fitto per la Politica di coesione, Guido Corsetto amico storico della città dell’Aquila e tanti altri. Con tutti loro si dovranno affrontare vicende e problemi che riguardano da vicino il nostro territorio: quello che posso dire è che mi sento molto più sicuro oggi a fare il sindaco dell’Aquila rispetto a prima che si formasse questo nuovo Governo”.
Il voto di fiducia ha delineato un centrodestra che abita l’area conservatrice, dall’altra parte c’è l’area progressista, al momento un po’ divisa, che punta al confronto politico sui temi dell’ideologia. Cosa potrà succedere tra i componenti delle rispettive coalizioni?
L’analisi di Pierluigi Biondi: “Nel centrodestra i partiti sono rimasti più o meno i medesimi come collocazione.Fratelli d’Italia stesso è una delle forme dell’evoluzione della destra italiana. Quando ha governato, comunque, il centrodestra lo ha sempre fatto come coalizione unita. Recentemente è stato il Movimento 5 Stelle a scombinare un po’ i piani, poiché non si posiziona in maniera definita né a destra né a sinistra. Ora si colloca nell’alveo del centrosinistra: ma è evidente che se si trovasse a fare un’alleanza strutturata con il Pd perderebbe consensi. Già quando è stato al Governo con il Pd, il Movimento si è incardinato nel sistema, registrando un crollo verticale. D’altro canto, quando si è staccato dal sistema ed è tornato a fare il partito di protesta ha recuperato il suo spirito originario, risalendo nei sondaggi. Tuttavia non esista in quanto partito, a differenza di altre forze politiche.
Cosa succederà? Sarà interessante capire come tutto ciò che oggi è all’opposizione riuscirà a mettere insieme i cocci. Perché all’opposizione non c’è soltanto il centrosinistra. L’area che fa riferimento a Renzi-Calenda potremmo definirla quasi liberal-democratica”.
Parentesi anche sulla questione del tetto al contante. Sull’argomento Biondi dichiara: “L’evasione fiscale oggi non la fa chi ritira 3mila euro in banca per pagare il dentista. Si dovrebbe fare il contrario: ad esempio sarebbe utile consentire alle famiglie, a cittadini e imprese di scalare dalle tasse le spese di qualsiasi natura. Ad esempio una macchina, ma anche beni voluttuari. L’importante è che si vada a tassare la ricchezza reale. Credo che solo in questo modo si arriverebbe ad un’economia più sana”.
