
Domenica torna l’ora solare: bisognerà spostare gli orologi indietro di un’ora: dormiremo di più per una notte, ma poi farà buio prima
Tra la notte di sabato 29 e domenica 30 ottobre, quando scoccano le ore 3, si torna all’ora solare: le lancette dell’orologio devono dunque essere spostate indietro di un’ora, quindi alle 3 saranno le 2 di notte.
Con l’ora solare si dorme insomma di più, ma si perderà quasi un’ora di luce. Non proprio una buona cosa in un momento in cui l’allarme per i rincari energetici è decisamente forte. Il gioco insomma vale ancora la candela? Secondo i calcoli di Terna fatti a marzo (ovvero prima dell’impennata dei prezzi) i 7 mesi del 2022 in cui sarebbe rimasta in vigore l’ora legale dovevano portare a un risparmio di 420 milioni i kilowattora di energia elettrica risparmiati, l’equivalente al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Senza contare poi le 200 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera. Il risparmio stimato in oltre 190 milioni di euro. Ma se allarghiamo lo sguardo al periodo 2002-2021, Terna ha calcolato che il risparmio per i cittadini è stato di oltre 1,8 miliardi di euro. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2023: l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Il passaggio dall’ora legale a quella solare non avviene solo in Italia: la maggior parte dei paesi occidentali fa la stessa cosa, mentre in Russia, Argentina, India e in parte dell’Australia l’ora legale non viene usata. L’ora solare sarebbe quella “naturale”, a differenza dell’ora legale che fu introdotta in Italia nel 1916, con il decreto legislativo 631: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. Questo significa che il vero cambio dell’ora avviene a marzo, quando tornerà l’ora legale per sfruttare la maggiore luce diurna che c’è durante la primavera e l’estate, mentre domenica prossima torniamo, per così dire, all’ora “naturale” (solare, appunto).
