La commemorazione

Sei anni dal terremoto di Norcia, il primo grande sisma che non provocò vittime

30 ottobre 2016 - 30 ottobre 2022, sei anni dal terremoto di Norcia: il primo grande sisma che non causò vittime.

30 ottobre 2016 – 30 ottobre 2022, sei anni dal terremoto di Norcia: il primo grande sisma che, fortunatamente, non causò vittime. Due i fattori importanti: la popolazione fuori dalle proprie case e la ricostruzioni dei decenni passati, seguita a due presenti terremoti.

TERREMOTO DI NORCIA – Alle 7,40 del 30 ottobre 2016 tremò la terra a Norcia. Magnitudo 6.5 tra i Comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Quest’anno in programma la commemorazione di quel giorno, nella cripta di San Benedetto, luogo sacro ricostruito, in cui tradizione vuole che siano nati i Santi gemelli Benedetto e Scolastico.
Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, il commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, la presidente della Giunta regionale Donatella Tesei, il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno e altre autorità.
Il terremoto di Norcia provocò danni rilevanti: case, strade e chiese furono danneggiate dall’evento tellurico. Eppure, Norcia è riuscito ad essere, un esempio dell’importanza della ricostruzione, nonostante i danni riportati dall’evento sismico. Ciò per due fasi presenti, le ricostruzioni seguite prima al sisma del 1979 e, dopo, a quello più recente del 1997. Si consideri, inoltre, che la popolazione aveva già lasciato le proprie abitazioni dopo le scosse del 26 ottobre e del 24 agosto ad Accumoli.  Intervistato all’indomani della scossa del 2016 dall’Adnkronos, il sismologo Enzo Boschi aveva spiegato: “Norcia è la prova che siamo ancora indietro sulla prevenzione. Dopo il terremoto del 1979 si è proceduto con interventi antisismici sugli edifici, così i danni provocati dal sisma nella notte sono stati quasi irrilevanti”. Il riferimento era agli altri paesi vicini, colpiti e distrutti dalla furia della natura, che hanno pianto diverse vittime. Purtroppo in Italia si costruisce bene, quindi con criteri antisismici, solo dopo un terremoto grave“. 

Il dottor Leonardo Nicolì, Direttore Generale dell’iAReSP – Tellus Project e della Fondazione Giuliani, ha ricordato:
“Ricorre il sesto anniversario del grande terremoto di Norcia (Mw 6.5) che fece tremare il Centro Italia alle ore 07:40 (06:40 UTC) di domenica 30 ottobre 2016. Il terremoto fu avvertito in tutta l’area mediterranea, ma anche in Austria e nei paesi balcanici.
Nella storia sismica italiana questo è l’unico forte terremoto che non ha fatto vittime. La motivazione è da ricondurre esclusivamente al fatto che la popolazione viveva già fuori dalle proprie abitazioni, in seguito ai due precedenti terremoti del 26 ottobre di Mw 5.4 e Mw 5.9 a dal precedente terremoto di Accumoli del 24 agosto di Mw 6.0. 
L’ultimo importante terremoto italiano risale invece al 16 agosto 2018 di Mw 5.1 (ML 5.2) che colpì il Molise, con forte risentimento anche in Puglia e Abruzzo. Da allora sono trascorsi 1535 giorni, attestandosi come terzo periodo più lungo negli ultimi 32 anni. Con il trascorrere del tempo aumentano le probabilità di accadimento di un nuovo forte terremoto (M ≥5.0) su territorio italiano ma, purtroppo, non sarà possibile sapere anticipatamente dove accadrà, quando accadrà e soprattutto con quale energia si presenterà. La nostra penisola, escluse alcune zone dove i terremoti sono rarissimi e mai troppo forti, è ad alta pericolosità sismica, pertanto i grandi terremoti avvengono di frequente. Qui potete leggere i terremoti più grandi della storia avvenuti in Italia in ordine di Magnitudo“. 

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