Battaglie di tutti

Proteste Iran, Coordinamento Donne Uil: grazie per ricordarci come si combatte per quello che è giusto

Il Coordinamento Donne Uil L'Aquila al fianco delle donne che da settimane portano avanti le proteste in Iran. "Battaglie di tutti"

Iran, il Coordinamento Donne della UIL L’Aquila dedica una riflessione e, soprattutto, un ringraziamento a quanti sono impegnati nella mobilitazione:”Grazie per aver ricordato a noi e al mondo come si combatte per quello che è giusto, come si affrontano le situazioni che sembrano immutabili ed eterne”

In Iran è in corso, ininterrottamente dal 16 settembre, una protesta imponente, iniziata con la morte in carcere di Mahsa Amini, accusata di non aver indossato il velo in maniera corretta, arrestata dalla polizia religiosa e uccisa in un pestaggio durante l’arresto.
Dal primo ottobre gli iraniani, ma soprattutto le donne iraniane, si sono mobilitati, dapprima nelle università e poi nelle scuole superiori, per poi arrivare a tutta la popolazione. “Le contestazioni hanno quindi assunto una forza e una partecipazione senza precedenti nel paese, sia per le dimensioni che per la modalità con cui i manifestanti si stanno opponendo al regime teocratico iraniano, conservatore e profondamente autoritario” si legge nella nota del Coordinamento Donne Uil L’Aquila.

La forza delle rivendicazioni è grande e il regime sciita sta cercando di spegnerle con la violenza: a 40 giorni dalla morte di Mahsa Amini, nella città natale della ragazza Saqqez, nel Kurdistan iraniano, decine di migliaia di persone si sono dirette al cimitero dove è sepolta per renderle omaggio; lì si sono verificati violenti scontri con la polizia che ha sparato sulla folla.

Ma chi manifesta non ha alcuna intenzione di fermarsi.

L’ennesimo abuso del regime di Ali Khamenei, subito da una donna, ha visto una reazione per molti inaspettata, ma per le donne iraniane non più rimandabile. Ha visto le ragazze di una generazione che non ha mai conosciuto un paese laico, che non ha mai vissuto fuori dal controllo della polizia religiosa, armarsi della propria rabbia e protestare” prosegue la nota.

“Sono giovanissime le prime donne ad aver manifestato togliendosi simbolicamente il velo islamico, sventolandolo e intonando cori contro la Guida suprema e sono loro che hanno mostrato al resto del paese “come si fa” a ribellarsi, come dire basta, come riprendersi il diritto ad una vita libera.
Infine, il ringraziamento:” A queste donne, a queste ragazze, il Coordinamento Donne della UIL L’Aquila vuole dedicare una riflessione e, soprattutto un ringraziamento: un grazie per aver ricordato a noi e al mondo come si combatte per quello che è giusto, come si affrontano le situazioni che sembrano immutabili ed eterne, come le idee di uguaglianza e di libertà sono il terreno comune di tutte le persone e le battaglie per le donne sono, in fondo, le battaglie di tutti”

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