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Tutti i Santi giorni, 1° novembre: Tutti i Santi

Tutti i Santi per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 1° novembre.

Tutti i Santi per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 1° novembre.

Il 1° novembre ricorre la solennità di Tutti i Santi. La solennità di Tutti i Santi, nota anche come Ognissanti, celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi, canonizzati o meno: nell’intenzione della Chiesa abbraccia quindi tutti i fedeli trapassati in grazia e giunti alla gloria del Paradiso. L’idea di onorare i Santi nasce già nella Sacra Scrittura e si trova soprattutto nei brani dell’Apocalisse (Ap 7,2-12; 5,8; 8,3-4; 11,18; 14,10-12; 18,20-24; 19,8). Le origini della Festa sono lontanissime: le commemorazioni dei martiri cominciarono a esser celebrate già nel IV secolo, generalmente nell’anniversario della morte e sul luogo del martirio, finché prese piede tra le diocesi l’uso di scambiarsi reliquie e riunirsi in una festa comune. Inizialmente solo i martiri e San Giovanni Battista avevano una celebrazione particolare e gli altri santi vennero aggiunti gradualmente; il numero crebbe quando si iniziò a stabilire un regolare processo di canonizzazione. Le prime tracce di una celebrazione collettiva sono attestate ad Antiochia nella domenica successiva alla Pentecoste, come riportano Sant’Efrem Siro e San Giovanni Crisostomo. A Edessa una festa analoga aveva luogo il 13 maggio. E questa data si consolidò anche in Occidente, quando, per il tramite delle comunità italo-greche, venne scelta da Papa Bonifacio IV nel 609 per compiere la dedicazione del Pantheon alla Beata Vergine Maria e a tutti i martiri, con il nome di Sancta Maria ad Martyres; il pontefice stabilì inoltre una celebrazione annuale, che presto attirò un ingente numero di pellegrini. Un nuovo impulso al culto romano tributato a Tutti i Santi venne dato da papa Gregorio III che nell’ultimo anno del suo pontificato fondò un oratorio nella Basilica di San Pietro dedicandolo in honorem Salvatoris, Sanctae Dei genetricis semperque virginis Mariae dominae nostrae, sanctorumque apostolorum, martyrum quoque et confessorum Christi, perfectorum justorum; all’epoca a Roma esisteva già una Basilica degli Apostoli, la cui dedicazione era ricordata il 1º maggio. Un ulteriore passo per la diffusione della solennità si ebbe con Papa Gregorio IV: questi nell’835 chiese a Ludovico il Pio un decreto reale con cui ordinasse nei suoi stati la celebrazione della festa di Tutti i Santi il 1º novembre, giorno della dedicazione della succitata cappella in San Pietro. Da quel momento la celebrazione, da festa locale di Roma e di qualche Chiesa particolare, cominciò ad essere festa generale, che si sparse rapidamente in tutta l’Europa latina. Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria da Papa Sisto IV della Rovere per tutta la Chiesa d’occidente. A livello civile, con la promulgazione della Costituzione il 1° giugno 1949, lo Stato italiano considera “festivo”, il giorno di Tutti i Santi.

Nell’immagine di copertina si presenta un particolare della Pala di Fiesole, opera del Beato Angelico. Conservata nella chiesa originale per cui fu dipinta, San Domenico a Fiesole, è una tempera su tavola databile al 1424-1425, con la ridipintura dello sfondo da parte di Lorenzo di Credi, probabilmente originariamente dorato, nel 1501. Si tratta di una Maestà, cioè di una Madonna in trono, allora molto in voga nell’arte fiorentina; attorno al gruppo sacro centrale si trovano otto angeli adoranti disposti a emiciclo, di dimensioni gerarchicamente più piccole; ai lati sono i Santi Tommaso d’Aquino, Barnaba, Domenico e Pietro Martire. I cinque pannelli che compongono la predella della pala, oggi smembrata, si trovano alla National Gallery di Londra, con il Cristo risorto adorato da Santi, Profeti e membri dell’Ordine domenicano. Beato Angelico qui si cimentò nella rappresentazione di Tutti i Santi, frati e martiri consacrati e no, disposti di profilo ed allineati verso la figura centrale del Cristo Risorto che reca in mano il vessillo simbolo con la croce rossa, fra gli angeli adoranti tra i quali è possibile riconoscere San Michele Arcangelo e gli angeli musicanti in festa. Proseguendo a destra appare la Madonna con gli Evangelisti, gli Apostoli, i Vescovi, i Santi e i Beati, tutti in adorazione. Nella parte sinistra sono raffigurati i Profeti, i Martiri e le Sante; a chiudere la predella, alle due estremità, sono i Santi e Beati dell’Ordine domenicano. La predella della Pala di Fiesole è piuttosto insolita, in quanto generalmente, questo elemento andava a ospitare la rappresentazione della storia e della vita dei personaggi dello scomparto principale della tavola.

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