Navelli, un corso di italiano per le famiglie ucraine ospitate

4 novembre 2022 | 13:11
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Navelli, un corso di italiano per le famiglie ucraine ospitate

Corso di lingua italiana per le famiglie ucraine ospitate a Navelli. L’iniziativa

Navelli, un corso di italiano per le famiglie ucraine ospiti nel centro dell’aquilano. Questa mattina la prima lezione

Non solo strutture e mezzi per favorire l’accoglienza, ma anche strumenti di ascolto e integrazione per le persone in fuga dalla guerra. Una collaborazione tra l’amministrazione comunale di Navelli, l’omonimo Istituto comprensivo e il Centro Provinciale Istruzione Adulti (Cpia) L’Aquila garantisce ogni settimana dei corsi di lingua italiana rivolti alle famiglieprovenienti dall’Ucraina, prevalentemente da Odessa e Kharkiv. I corsi sono stati attivati all’interno di una struttura nel complesso Map della frazione di Civitaretenga e saranno portati avanti da docenti delle due scuole, entrambe dirette dalla professoressa Alessandra De Cecchis. “L’obiettivo – spiega – è anche quello di favorire il dialogo e la cooperazione tra lascuola e le famiglie degli alunni stranieri nel segno del
pluralismo e del multiculturalismo che connotano entrambi gliIstituti che dirigo”.
Le lezioni sono volte anche a favorire le “buone pratiche” per l’accoglienza e l’inserimento di persone straniere. Il supporto logistico e tecnico è fornito dal Centro servizi di volontariato.

Questa mattina c’è stata la prima lezione, sulle regole basilari della lingua italiana. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione dei docenti Annarita DiVincenzo (funzione strumentale Intercultura) e Fabio Iuliano.
Entusiasta il sindaco Paolo Federico. “Come amministrazione – commenta – ci siamo subito attivati per accogliere le persone infuga dalla guerra. Oggi, con questa nuova iniziativa tenuta incollaborazione con Cpia L’Aquila e l’Istituto comprensivo di
Navelli, contiamo di dare alle persone provenienti dall’Ucrainagli strumenti fondamentali per l’integrazione. Siamo consapevoli – aggiunge – che queste persone sono molto legate alla loroterra e che si trovano nel nostro territorio a causa di unevento estremo e disumano come la guerra, tuttavia lavoriamo percreare legami veri che possano andare oltre questo periodo erimanere anche quando il conflitto sarà terminato”.