I Santi Quattro Coronati per la rubrica “Tutti i Santi giorni” dell’8 novembre.
L’8 novembre si ricordano i Santi Quattro Coronati. Secondo la leggenda, i Santi Quattro Coronati erano scalpellini che lavoravano nelle grandi cave di marmo e di porfido dell’attuale Jugoslavia, a nord di Sirmium: si chiamavano Claudio, Nicostrato, Simproniano e Castorio ed erano i migliori artigiani tra quelli che lavoravano nelle cave della Pannonia. Stando a un’antica tradizione riferita dal Sacramentario gregoriano, i Quattro praticavano clandestinamente la religione cristiana. Quando l’imperatore Diocleziano si recò sul posto per acquistare dei marmi per i suoi palazzi, si rivolse a loro perché scolpissero un’effigie di Esculapio, dio della salute, ma costoro, confessando a quel punto il proprio credo, si rifiutarono di realizzare il simulacro di una divinità pagana; vennero fatti flagellare dal tribuno militare Lampedio perché abiurassero la loro fede e, a fronte del loro rifiuto, vennero rinchiusi in casse di piombo e gettati nelle acque del fiume Danubio. Simpliciano, un loro compagno di lavoro anch’egli cristiano, recuperò i corpi dei martiri; tuttavia, sorpreso nel pietoso gesto, fu condannato a morte. Poco dopo, le loro reliquie furono portate a Roma, e ai Quattro Santi Coronati s’intitolò, sul Celio, una delle più antiche chiese romane, risalente probabilmente al IV secolo, ma documentata solo dal 595, trasformata in basilica da papa Leone IV e poi titolo cardinalizio. Ben presto però in città ai Coronati autentici, patroni degli scultori, vennero sovrapposti quattro leggendari Martiri di Roma, con i nomi di Severo, Severino, Carpoforo e Vittorino. A Firenze i Quattro Santi Coronati furono scelti come protettori dei Maestri di pietra e di legname, i quali, per il loro tabernacolo in Orsanmichele, ordinarono le statue a Nanni di Banco.
Il loro culto si diffuse raggruppando i singoli nomi dei martiri in quello unico dei Santi Quattro Coronati, così chiamati dalla simbolica corona del martirio. Raffigurati dal punto di vista iconografico con gli strumenti del loro lavoro come la squadra, il compasso, lo scalpello e il libro, divennero nel Medioevo patroni delle corporazioni di marmorari, lapicidi e muratori. Per la loro connessione con l’arte delle costruzioni, i Santi sono anche molto cari alla Massoneria, tanto che la Loggia di ricerca Quatuor Coronati di Londra, ad esempio, tiene ancora oggi il suo festival annuale l’8 novembre.
