Terremoto Marche, fascia sismogenetica nota: “Consapevolezza per ridurre i rischi”

Tanta paura per il forte terremoto al largo delle coste marchigiane. Il geologo SIGEA: “Zona sismica nota, occorre consapevolezza”.
Tanta paura per il forte terremoto al largo delle coste marchigiane. Il geologo SIGEA Enrico Gennari: “Zona sismica nota, occorre consapevolezza che eventi di questo tipo possono accadere”.
“Per fortuna la situazione appare sotto controllo, nonostante la grande paura per la forte scossa”. Così al microfono del Capoluogo.it il geologo SIGEA Enrico Gennari, di Pesaro, fa il punto della situazione a seguito del forte terremoto registrato nelle Marche, con magnitudo 5.5 a circa 30 km dalla costa e a una profondità di 8 km. “A causa dell’ora in cui è stata registrata la scossa e della forza della stessa ci sono stati momenti di panico, ma fortunatamente non si registrano danni alle persone. Si stanno accertando i danni a cose ed edifici, ma anche lì non sembrano esserci criticità davvero preoccupanti. Nelle prossime ore dovremmo avere una situazione più chiara”.
Naturalmente a fare notizia è stata la forza della scossa, più che la zona, purtroppo “storicamente non scevra da episodi importanti”. “Si tratta di una fascia sismogenetiche ben nota e l’episodio di oggi avrebbe potuto fare più danni, se si fosse verificato più vicino alle aree abitate, ma bisogna tener conto che di solito si considera un’area di 50 km e la scossa si è verificata a circa 30 km dalla costa”.
La scossa più forte si è registrata poco dopo le 7, ma lo sciame è proseguito con altre scosse di minor magnitudo, dai 4 della scossa successiva ai 2 delle ultime. “Lo sciame è durato circa 20 minuti, con numerose scosse che sicuramente hanno liberato energia, ma non si possono azzardare ipotesi su se e come possano ripetersene di più forti. La popolazione deve essere consapevole che l’evenienza c’è e non è prevedibile, come invece accade per altri eventi come alluvioni e frane che sono sicuramente meglio gestibili. La zona sismica interessata è nota e storicamente ben delineata. Speriamo che le Marche non debbano essere nuovamente turbate da altri episodi simili, dopo l’alluvione e la forte scossa di oggi”.
