Aree interne e spopolamento, siglata la Dichiarazione dell’Aquila

10 novembre 2022 | 13:27
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Aree interne e spopolamento, siglata la Dichiarazione dell’Aquila

Assemblea del Gruppo ECR, Conservatori e Riformisti Europei, per siglare il documento comune “La dichiarazione dell’Aquila”. Marsilio: “Serve una risposta unita contro le calamità naturali”. 

Assemblea del Gruppo ECR, Conservatori e Riformisti Europei, per siglare il documento comune “La dichiarazione dell’Aquila”. Marsilio: “Una risposta unita contro le calamità naturali”.

Spopolamento aree interne e politiche sulle calamità naturali al centro dell’assemblea delgruppo ECR (Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei) del Comitato europeo delle Regioni, che nel sottoscrivere un documento comune ‘La Dichiarazione dell’Aquila’, come l’ha voluta chiamare il presidente della Regione Abruzzo MarcoMarsilio, vuole mettere mano sulle risposte politiche necessarie.
“Crediamo che l’Unione Europea deve avere una politica unitaria anche per quanto riguarda le calamità naturali, terremoti,
alluvioni, incendi ecc, per le quali i singoli stati nazionalisono di fatto lasciati soli, mentre sul tema delle aree interneci sono anche in questo caso singole risposte nazionali – ha detto a margine dell’evento Marsilio – in Abruzzo c’è una leggeregionale per chi trasferisce la propria residenza o fa nascerefigli nelle aree appenniniche, ma è evidente che serve anche unapolitica nazionale. Lo Stato è fondamentale e ora con ilGoverno Meloni aspettiamo che si trasformi in realtà ciò che èstato annunciato su natalità e aree disagiate. L’Abruzzo portala propria esperienza, ma è evidente che è il tempo di unapolitica di vantaggi fiscali, servizi, nidi, taglio Iva suiprodotti per l’infanzia. Per l’Europa questo è un tema atavico edeve dare una riposta”.

Per Marsilio insomma “Il confronto internazionale che stiamo svolgendo all’Aquila ci dimostra che ci sono paesi simili o menosimili, ma che hanno le stesse esigenze. Sui dissesti naturalinon ci sono mai stati stanziamenti collettivi, solo col Covid siè dato vita ad una politica comune. Ma non deve essere un’eccezione – conclude – perchè forse è il caso di pensare ad unaAgenzia per la Coesione Territoriale su questi temi: così comenon c’è una politica d’assieme sui beni culturali, penso cheinvece i cambiamenti climatici, il dissesto, stanno facendo capireche la risposta deve essere comune”.

“Sono molto orgoglioso di aver restituito a L’Aquila e all’Abruzzo una centralità nelle politiche europee – ha aggiunto il governatore – Oggi abbiamo decine e decine di ospiti che governano regioni, province e città in tutta Europa. Abbiamo voluto sottoscrivere questo accordo definito ‘Dichiarazione dell’Aquila’ per promuovere una cooperazione tra realtà diverse che sono governate da tutti i partiti e gruppi appartenenti alla grande famiglia della politica europea dei conservatori e riformisti che ho l’onore di presiedere nel Comitato europeo delle Regioni. Intendiamo scambiare tra di noi esperienze, migliori pratiche, ognuna con le sue specialità, in modo tale da conoscerle a fondo e integrarle. L’obiettivo è metterle a fattor comune per migliorare il livello dei servizi e delle politiche offerti ai cittadini sui propri territori ma anche creare una rete di relazione per rispondere a bandi UE in maniera più efficace, più forte e coordinata creando una partnership con altri territori. Credo che sia un’occasione di scambio, di crescita e di sviluppo fondamentale”.