Giornata mondiale dei poveri

Giornata mondiale dei poveri, la solidarietà come impegno sociale

Giornata mondiale dei poveri: le celebrazioni nell'Aquilano. "Una sana provocazione - dice il Papa - per riflettere sulle tante povertà del presente".

“Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (cfr 2 Cor 8,9). Con queste parole l’apostolo Paolo si rivolge ai primi cristiani di Corinto, per dare fondamento al loro impegno di solidarietà con i fratelli bisognosi. La Giornata Mondiale dei Poveri che si celebra domenica 13 novembre, torna anche quest’anno come sana provocazione per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente.

La VI Giornata Mondiale dei Poveri è stata indetta per la prima volta da Papa Francesco nel 2017 per sensibilizzare tutti rispetto al tema della povertà. Nel 2021 i poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini. C’è una povertà ereditaria, che si trasmette di “padre in figlio” per cui in Italia occorrono almeno cinque generazioni per una persona che nasce povera di raggiungere un reddito medio; c’è una povertà educativa che riguarda i giovani del nostro Paese, fra i quali solo l’8% con i genitori senza titoli di studio superiori riesce a laurearsi. Nel 2021 quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza.
La Giornata Mondiale dei Poveri è

Quest’anno il Papa ha dedicato la Giornata al tema “Gesù Cristo si è fatto povero per voi”, espressione della seconda lettera di San Paolo ai Corinzi. Tema centrale del messaggio per questa giornata è la tragica attualità del conflitto in Ucraina definita dal Santo Padre “una pazzia”. In esso individuati tre percorsi per vivere la solidarietà responsabile.  Dopo più di due anni di pandemia, che ha generato un buco nero sociale ed economico dal quale milioni di persone nel mondo stanno cercando di uscire fuori,  la guerra in Ucraina è venuta ad aggiungersi agli altri conflitti nel mondo mietendo morte e distruzione. Ma qui il quadro si presenta più complesso per il diretto intervento di una “superpotenza”, che intende imporre la sua volontà contro il principio dell’autodeterminazione dei popoli. Si ripetono scene di tragica memoria e ancora una volta i ricatti reciproci di alcuni potenti coprono la voce dell’umanità che invoca la pace. Il primo è quello di rifiutare ogni forma di “rilassatezza che porta ad assumere comportamenti non coerenti”. Questo è un tema che ritorna spesso nel magistero del Papa perché è una condizione culturale frutto di un esasperato secolarismo che rinchiude le persone all’interno di una muraglia cinese senza più senso di responsabilità sociale, con l’illusione di vivere un’esistenza felice ma di fatto effimera e senza fondamento. Il secondo percorso è quello di assumere la solidarietà come forma di impegno sociale e cristiano. “La solidarietà è proprio questo: condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà.” (dal Messaggio). Centrale in questo spirito di condivisione il valore che si dà al denaro e l’uso che se ne vuole fare. Il terzo è la proposta contenuta nel titolo di questa VI Giornata Mondiale dei Poveri. Il contesto della Lettera dell’apostolo è quello della raccolta di fondi per sostenere i poveri della comunità di Gerusalemme. Ieri come oggi è importante dare continuità alla generosità. “Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire”. 

Giornata mondiale dei poveri: le iniziative nell’Aquilano

L’invito della Caritas di Avezzano è a vivere la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Giovanni Massaro, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, sabato 12 novembre alle 17, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Artigiano in Caruscino. L’invito della diocesi alla preghiera affinché la Chiesa, anche nella fatica dell’incomprensione e dell’isolamento, sappia vivere la perseverante fedeltà al Vangelo e l’accompagnamento di ciascun fratello, specie se povero e dimenticato per costruire una comunità accogliente e solidale, pronta a farsi carico degli ultimi, dei piccoli.

Le iniziative a Sulmona sono partite il 7 novembre dalla cappella di Casa Zaccheo con un momento di Adorazione alle ore 12 insieme al Vescovo, ai volontari e alle persone accolte nella mensa Caritas Diocesana. A seguire i presenti hanno condiviso insieme il pranzo in un momento di fraternità. La celebrazione a livello diocesano culminerà domenica 13 con la Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo nella parrocchia di S. Francesco di Paola alle ore 10:30.

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