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Carcere di Sulmona maglia nera per sovraffollamento, 100 detenuti sopra il limite

16 novembre 2022 | 11:45
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Carcere di Sulmona maglia nera per sovraffollamento, 100 detenuti sopra il limite

Con 100 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare il carcere di Sulmona maglia nera per sovraffollamento: dato in controtendenza rispetto agli altri istituti penitenziari della provincia

Problema sovraffollamento al Carcere di Sulmona, 100 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare: dato in controtendenza rispetto agli altri istituti penitenziari.

Con 100 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare (429 detenuti presenti rispetto ai 329 previsti e ben 25 in più rispetto allo scorso anno) il carcere di massima sicurezza di Sulmona si erge a maglia nera nello scenario del tanto discusso sovraffollamento carcerario e non solo. Il dato è in controtendenza rispetto a quello caratterizzante l’istituto penitenziario dell’Aquila (157 detenuti presenti a fronte dei 236 previsti e 19 in meno rispetto al 2021) e la Casa circondariale di Avezzano (presenti 44 detenuti a bassa pericolosità su una capienza regolamentare di 53 e ben 22 detenuti in meno rispetto allo scorso anno) e “getta numerosi interrogativi su quello che rappresenta l’attualità dell’istituto peligno e su quello che potrebbe rappresentare il suo futuro”, riferisce UIL PA Polizia Penitenziaria.
“Pesano su di esso la cronica carenza organica dei poliziotti penitenziari, seppur da considerarsi in un contesto generale di grave e preoccupante disavanzo numerico; la caratteristica di avere al suo interno detenuti di elevata pericolosità; la pericolosa promiscuità in esso insistente di collaboratori di giustizia e detenuti di alta sicurezza. La UIL da tempo si sta battendo per allontanare dal reclusorio di Via Lamaccio la categoria dei collaboratori. Ci si era quasi riusciti quando, alla venuta dell’allora capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, la speranza che tale richiesta fosse accolta sembrava quasi certa, salvo poi volatilizzarsi in occasione ‘dell’abdicazione’ di Petralia a favore dell’attuale responsabile delle carceri Reinoldi“.
“A peggiorare la situazione – continua la nota a firma della UIL PA – vi è la spada di Damocle del nuovo padiglione, la cui apertura rappresenta davvero un’incognita oltre che un problema, considerata la situazione descritta.
Dopo la risposta data dal Provveditorato, in ordine al quesito posto dal cartello sindacale regionale, sembrerebbe che almeno la questione legata alla Caserma agenti che rischiava la chiusura dovrebbe essere rientrata.
Insomma, nella provincia aquilana ci si ritrova a dover fare i conti con realtà penitenziarie molto diverse tra loro e con sfaccettature legate al peso organizzativo del posto in cui si opera”.