Cronaca

Omicidio Pescara, svolta nelle indagini: 3 indagati

3 persone sono state iscritte nel registro degli indagati per l'omicidio dell'architetto Walter Albi, ucciso ad agosto a Pescara.

Svolta clamorosa dopo quasi 4 mesi dall’omicidio di Pescara, la sparatoria davanti al Bar del Parco in cui morì l’architetto Walter Albi e venne ferito l’ex calciatore Luca Cavallitto: 3 sono le persone iscritte nel registro degli indagati.

Le tre persone indagate, come riporta l’Ansa, sono Fabio Iervese, 43 anni, Renato Mancini (49) e Mimmo Nobile, capo storico degli Ultrà del Pescara. I primi due erano stati arrestati dai Carabinieri lo scorso 21 settembre per la rapina al Centro agroalimentare di Villanova di Cepagatti (Pescara), mentre il terzo era indagato per lo stesso episodio. Si è risaliti ai tre proprio in occasione della rapina avvenuta l’11 luglio scorso, dove sarebbe stata rubata la pistola ad una guardia giurata, poi utilizzata per l’omicidio al bar. In quell’occasione, dopo aver ferito la guardia giurata, i malviventi erano fuggiti con un bottino di circa 30 mila euro, non prima di aver rubato l’arma in dotazione al vigilante.

Per il delitto di Pescara le ipotesi di reato sono omicidio e tentato omicidio. Si lavora per ricostruire anche il movente, che non riguarderebbe la droga, come inizialmente ipotizzato, ma un affare da 400 mila euro con cui Albi e Cavallito avrebbero dato fastidio a qualcuno. Proprio il padre di Cavallitto, Dario, 80 anni, anch’egli ex calciatore (militò nella Juventus di Omar Sivori), all’indomani dell’attentato, rivelò al Corriere i propri sospetti: “Luca e Walter volevano aprire un albergo. La droga non c’entra”.

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