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Pedaggi A24 e A25, le rassicurazioni di Salvini non bastano: manifestazione il 26

Confermata la manifestazione contro caro pedaggi su A24 e A25. Velia Nazzaro: "Non siamo stati ancora convocati".

Questione caro pedaggi su A24 e A25, manifestazione dei sindaci per il 26 novembre: “Non c’è stata alcuna convocazione per un incontro”.

“Siamo amareggiati dal fatto che dobbiamo sempre minacciare manifestazioni e proteste per farci sentire. È il quinto ministro che cambia da quando abbiamo avviato la nostra battaglia, ma anche stavolta siamo costretti a manifestare. L’evento è previsto per il prossimo 26 novembre“. Così il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, al Capoluogo.it commenta le dichiarazioni del ministro Matteo Salvini, che si era detto felice di incontrare i sindaci per affrontare l’annosa vicenda del caro pedaggi su A24 e A25. “Qualche settimana fa – spiega il sindaco – avevamo inviato una nota, chiedendo di essere ricevuti, ma non abbiamo ottenuto risposta. All’inizio di questa settimana, perciò, abbiamo inviato un sollecito, annunciando la manifestazione del 26 novembre. Dopo il nostro sollecito abbiamo appreso dai giornali che il ministro è felice di riceverci, ma non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, né una convocazione. Per questo non possiamo che confermare la manifestazione del 26 novembre“.

Il riferimento del sindaco Velia Nazzarro è alle dichiarazioni del ministro Salvini che due giorni fa aveva sottolineato: “Appena insediati, abbiamo chiesto alle strutture del Ministero l’aggiornamento sulla situazione della A24-A25. Sarò felice di incontrare i sindaci di Abruzzo e Lazio, insieme ai quali cercheremo una soluzione ad un problema che si trascina da anni. Siamo al governo da meno di un mese e abbiamo già incontrato e ascoltato decine di amministratori locali: l’obiettivo è sbloccare, mettere in sicurezza, far ripartire i lavori ovunque possibile”.

A24 e A25 nella vergogna, Cialente: «Pedaggi choc»

“Una protesta senza ‘coraggio’, fatta di istanze di facciata senza la reale volontà di affrontare il cuore del problema”. È il commento della consigliera regionale della Lega, Antonietta La Porta, alla luce delle notizie sul fronte dei Sindaci abruzzesi che incalza il Governo nazionale sul caro pedaggi. “Meraviglia, oggi, il tardivo interesse di molta parte politica al problema del servizio autostradale abruzzese, cercando di recuperare il ritardo con proposte di finta mediazione o discriminatorie, come quella di contenere gli aumenti dei pedaggi, o prevederne l’esonero per talune categorie”, dichiara La Porta e prosegue: “Con due risoluzioni, presentate nella Commissione territorio e infrastrutture del Consiglio regionale, ho espresso pubblicamente e fattivamente la posizione della Lega sul tema autostrade. Ho chiesto che le tratte della A24 e della A25 siano riclassificate e diventino totalmente gratuite. Il ricatto economico perpetrato ai danni degli abruzzesi negli ultimi trent’anni è ingiustificabile. Per troppo tempo il tema non è stato affrontato in questi termini: di risposta ai disagi ed alle istanze dei cittadini; vuoi per ignavia, se non per interessi meno nobili”. “La carenza di infrastrutture al servizio della mobilità, in Abruzzo, è nota ed ultradecennale – spiega la Consigliera della Lega – Il divario con le altre Regioni nel garantire il diritto alla mobilità di persone e merci è cresciuto con il tempo, in termini assoluti e relativi, sommando l’insufficienza stradale a quella ferroviaria. Il problema è solo apparentemente economico. Per troppi anni, infatti, una politica miope ha portato, lentamente, ad uno svilimento dei territori di montagna, ove le distanze tra i piccoli borghi in quota si misura in ore e non in chilometri. Comuni che via via si sono svuotati e depauperati, costringendo gli abitanti a scelte logistiche meno esose e sostenibili, fino al trasferimento di interi nuclei familiari. L’assenza o l’errata risposta alla reale esigenza di mobilità,  ha costituito il più grave vulnus sul piano sociale ed economico, negli ultimi 50 anni. La rete autostradale abruzzese non ha alternative viarie, nasce e si esaurisce nella Regione, è sostenuta in massima parte dagli stessi abruzzesi, costretti a pagare un diritto riconosciuto ad altri”. “Ribadisco che ritengo particolarmente insopportabile, ipocrita ed immorale che continue richieste di ‘elemosina’ vengono perpetrate ai Ministeri da coloro che non possono non conoscere il disagio e la pressante richiesta delle comunità che rappresentano. I Sindaci, che di fronte ad un tema così vitale sul piano sociale ed economico, non trovano l’onestà intellettuale di rispondere ‘unitariamente’ alle comuni aspettative dei propri cittadini, piuttosto che ad altri richiami di parte”. “Sono convinta che le mie istanze, condensate in atto risolutivo ufficiale, approderanno presto in Consiglio regionale e posso garantire che il sottosegretario di Stato,  on. Luigi D’Eramo, ha già programmato una serie di incontri istituzionali per discutere il tema. Chi protesta e si indigna faccia un passo in più: condivida la linea della lega sulla totale gratuità  dei collegamenti e chieda che l’Abruzzo torni, finalmente, ad autodeterminare le proprie politiche in tema di infrastrutture e mobilità”

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