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Neonati prematuri, piccoli guerrieri con una grande voglia di vivere

17 novembre 2022 | 04:45
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Neonati prematuri, piccoli guerrieri con una grande voglia di vivere

Nella giornata mondiale dedicata ai neonati prematuri, un evento a L’Aquila per presentare un libro dedicato ai piccoli guerrieri, alle mamme, ai papà.

Il 17 novembre è la giornata dedicata ai neonati prematuri, occasione di riflessioni sulle modalità di assistenza a madre e figlio e sui passi avanti che la medicina perinatale ha fatto. L’evento a L’Aquila organizzato dall’associazione L’Aquila per i più piccoli Onlus.

Il colore che identifica questa giornata dedicata ai neonati prematuri è il viola. Quest’anno a L’Aquila, per contrastare il caro energia, non ci sarà la consueta illuminazione della Fontana Luminosa e del Palazzo dell’Emiciclo.

Si definiscono prematuri i parti in cui il travaglio ha luogo tra la 22esima settimana e la 37esima settimana completa di gestazione: un neonato nato tra la 37esima e la 42esima settimana è considerato a termine. L’abbraccio di un genitore può essere la più potente terapia: questo il tema dell’evento organizzato a L’Aquila per la giornata dedicata ai neonati prematuri, dall’associazione L’Aquila per i più piccoli Onlus, la cui presidente è la pediatra Rosa Persia, giovedì 17 novembre, presso la Dimora Fortebraccio nell’omonima via, al civico 71.

locandina prematuri

Si inizia alle 15 con letture per i più piccoli a cura dell’associazione Libris in Fabula, sempre per i più piccoli momenti di gioco con il truccabimbi, l’angolo selfie e la distribuzione di gadget. Alle 16.30 verrà presentato il libro “Rime erranti per guerriere e giganti”, scritto da Alfredo Stoppa che parteciperà all’incontro collegato da remoto. A moderare ci sarà la giornalista Eleonora Falci, caporedattore del Capoluogo.it. Interverranno inoltre Sandra Antonelli, vice presidente dell’associazione Libris in Fabula, la dottoressa Sandra Di Fabio, direttore del reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Salvatore e la dottoressa Rosa Persia. L’anno scorso, di questi tempi, è uscito anche un video dedicato ai bambini nati prematuri. realizzato dall’associazione L’Aquila per i più piccoli Onlus che ha fatto questo ‘viaggio’ emotivo nell’Uoc Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia del San Salvatore, Un video realizzato lì dove tutto è attenuato, dove le preoccupazioni dei genitori si uniscono alle speranze e alla competenza del personale sanitario, tra macchinari d’ultima tecnologia e nessuna fretta, per aiutare i bimbi prematuri ad affrontare la vita nel miglior modo possibile. A conclusione dell’incontro i saluti istituzionali e il buffet.

Il libro di Alfredo Stoppa vuole essere quindi un momento di riflessione e condivisione, storie di mamme, papà e piccoli guerrieri che vanno lette ad alta voce, senza preoccuparsi di disturbare, mentre si è in ospedale accanto ai propri piccoli venuti al mondo con troppa fretta. Un toccasana per i genitori, ma anche per i bambini proiettati troppo presto nell’ambiente caotico della terapia intensiva neonatale.  “Fate sentire la vostra voce in qualsiasi forma: canticchiando, raccontando della vostra famiglia… Farà bene al vostro guerriero e anche a voi”, si legge nella prefazione.

I neonati prematuri sono bambini che cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione.

La nascita prima della completa gestazione può portare, infatti, a problemi di salute di varia natura. In Italia nascono ogni anno oltre 30.000 prematuri (il 7% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (Fonte CeDAP 2017), dato che non sembra essersi modificato significativamente ad eccezione delle gravide che hanno contratto il Covid19, in cui la prematurità ha avuto un’impennata, con il 19.7% di nascite pretermine, come è emerso dal Registro nazionale Covid-19 istituito dalla Società Italiana di Neonatologia (dati al 27 luglio 2020). L’incompleto sviluppo di organi ed apparati può comportare seri problemi di adattamento alla vita extra-uterina. I neonati pretermine hanno, infatti, un rischio di mortalità nel primo anno di vita ben più elevato di quelli a termine. Vengono, così, al mondo creature prima dei tempi necessari al completamento della crescita degli organi del feto. La problematica a dei bambini nati prematuri è consistente anche in Abruzzo con i dati che confermano una costante denatalità. Infatti, sono mille i nati in meno in Abruzzo nel 2019, rispetto al 2018.

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Bimbi prematuri, lì dove tutto è attenuato: il video di L’Aquila per i più piccoli Onlus